L’Italia ha ottenuto l’OK dell’Unione Europea per l’utilizzo obbligatorio della fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2027, aspettando la riforma ViDA a livello europeo.
Con la decisione di esecuzione (UE) n. 2024/3150 del Consiglio del 10 dicembre 2024, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 19 dicembre 2024, Italia viene autorizzata a continuare ad applicare fino al 31 dicembre 2027 l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano..
Questa proroga garantirà la continuità operativa del sistema di fatturazione elettronica nazionale italiano, proseguendo su una strada che ha visto significativi benefici in termini di efficienza e trasparenza fiscale, in attesa del pacchetto ViDA che sancirà l’obbligo di fatturazione elettronica come standard in Europa.
Fatturazione elettronica: obbligo fino al 2027
Cos’è la direttiva ViDA e quali sono i suoi vantaggi
Le tappe della Fatturazione Elettronica in Italia
I vantaggi della fatturazione elettronica
Fatturazione elettronica. La soluzione di Register.it
Fatturazione elettronica: obbligo fino al 2027
L’Unione Europea ha accolto la richiesta di proroga dell’Italia dell’obbligo di fatturazione elettronica, fino al 31 dicembre 2027.
La decisione è stata pubblicata nella Gazzetta dell’unione europea e il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha evidenziato la novità con un comunicato stampa del 24 dicembre.
L’approvazione di una proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica era nell’aria ma non ci si aspettava la durata triennale del differimento. La proroga avrebbe dovuto essere concessa soltanto per un anno o fino alla data, apparentemente vicina, in base alle decisioni dell’Ecofin di novembre, dell’adozione della Direttiva ViDA nel quadro delle disposizioni nazionali.
Cos’è la direttiva VIDA e quali sono i suoi vantaggi
La direttiva ViDA (VAT in the Digital Age) è un’iniziativa dell’Unione Europea per modernizzare il sistema IVA nell’era digitale, introducendo soluzioni più efficaci per la gestione dell’IVA tra i vari Stati membri.
Tra i principali vantaggi del pacchetto VIDA troviamo:
- Semplificazione delle normative IVA: il sistema fiscale diventerebbe più uniforme, facilitando la compliance per le imprese che operano in più Paesi dell’UE.
- Riduzione dei costi amministrativi: le aziende multinazionali potrebbero beneficiare di minori spese e di una gestione fiscale più snella.
- Implementazione del reporting digitale in tempo reale: ViDA prevede l’obbligo di invio dei dati IVA in tempo reale, migliorando il controllo sulle transazioni economiche.
- Contrasto all’evasione fiscale: il monitoraggio più puntuale delle operazioni dovrebbe contribuire a ridurre le frodi e le discrepanze nelle dichiarazioni fiscali.
Questo pacchetto, una volta implementato, potrebbe rappresentare una vera rivoluzione per la fiscalità digitale in Europa, offrendo un sistema più trasparente e allineato alle esigenze di un’economia moderna e digitalizzata.
Le tappe della Fatturazione Elettronica in Italia
L’obbligo di fatturazione elettronica in Italia ha avuto un percorso lungo e tortuoso, iniziato con la legge finanziaria del 2008, che vietava alle amministrazioni pubbliche di accettare fatture emesse o trasmesse in formato cartaceo.
Successivamente, dal 6 giugno 2014, fattura elettronica è diventata obbligatoria per le operazioni commerciali con le Pubbliche Amministrazioni centrali e, a partire dal 2015, è stata estesa anche per quelle locali.
Il 1° gennaio 2019 la e-fattura è stata estesa anche tra privati, interessando quindi tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia.
Nel 2021 l’Italia ottiene la prima proroga dell’obbligo fino al 31 dicembre 2024 e dal 1° luglio 2022 fattura elettronica è obbligatoria anche per i forfettari che superano i 25mila euro di fatturato, trasformando la fatturazione elettronica in un sistema obbligatorio per quasi tutti i soggetti economici.
Questo percorso ha consentito all’Italia di consolidare una solida infrastruttura digitale, necessaria per la gestione dei flussi finanziari e per supportare al meglio il contrasto all’evasione fiscale.
I vantaggi della fatturazione elettronica
Dal 2019 ad oggi, l’obbligo di fatturazione elettronica ha contribuito in modo rilevante alla riduzione delle frodi fiscali. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, già nel primo anno di implementazione si è registrato un aumento delle entrate fiscali di circa 2 miliardi di euro, grazie a un controllo più preciso e puntuale delle transazioni.
Questo sistema ha migliorato significativamente la trasparenza, rendendo più difficile per le aziende evadere l’IVA e riducendo le discrepanze nelle dichiarazioni fiscali. Nel 2022, le entrate IVA sono aumentate del 6% rispetto all’anno precedente, segno che la fatturazione elettronica continua a produrre benefici tangibili per l’economia italiana.
Oltre al contrasto all’evasione e alla maggiore trasparenza, la fatturazione elettronica ha portato vantaggi anche in termini di:
- Efficienza e risparmio di tempo per tutti i soggetti economici
- Riduzione dei costi operativi peer PMI e liberi professionisti
- Semplificazione dei processi di archiviazione
Leggi anche “Fattura elettronica: non solo obblighi ma anche vantaggi“
Con la proroga fino al 2027 e la direttiva ViDA , la digitalizzazione delle fatture è quindi destinata a rimanere un pilastro dell’economia italiana, consolidando un sistema che offre trasparenza e sicurezza alle imprese e ai consumatori.
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Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.