Il 2022 è stato un anno ricco di novità per la fatturazione elettronica. Durante quest’anno, infatti, la normativa è cambiata e, a partire dal 1° luglio 2022, l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso anche ai contribuenti in regime forfettario con ricavi e compensi che superano i 25mila euro.
Il 2022 ha visto anche l’abolizione dell’esterometro in favore della fattura elettronica anche nei confronti dei clienti non residenti in Italia.
E nel 2023? Quali novità sono previste in tema di fatturazione elettronica per l’anno che sta per iniziare?
Attraverso la Legge di Bilancio 2023 il Governo Meloni ha introdotto dei nuovi requisiti per accedere al regime forfettario. A partire dal 2023, infatti, il tetto massimo dei ricavi e dei compensi percepiti per poter applicare l’aliquota agevolata aumenta da 65 mila euro a 85 mila euro annui.
Si amplia, quindi, la platea dei beneficiari del regime forfettario, ma questo non implica particolari conseguenze sull’obbligo di fatturazione elettronica, almeno nel 2023.
Per il prossimo anno, infatti, continua a essere previsto l’esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari con ricavi e compensi inferiori a quota 25 mila euro annui.
A partire dal 2024, invece, la fatturazione elettronica sarà obbligatoria per tutti.
Il Decreto Milleproroghe 2023, provvedimentoche riscrive la normativa presente su scadenze e date di entrata in vigore, conferma il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie anche per il 2023.
Tale divieto è stato introdotto nel 2019, anno di debutto della fatturazione elettronica in Italia, ed è stato via via esteso anche per anni successivi, escludendo dalla fattura elettronica tutti coloro che operano in ambito medico e sanitario.
Alla base del divieto fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie c’è la difficoltà di bilanciare la digitalizzazione del Fisco con le esigenze legate alla privacy. Sui dati sanitari, infatti, si fa fatica a sciogliere le riserve e periodicamente si interviene sul testo dell’articolo 10 bis del Decreto Fiscale 2019 per aggiungere un altro anno alla lista.
Anche se il 2023 non sarà un anno cruciale per la fatturazione elettronica visto che non ci saranno particolari cambiamenti rispetto al 2022, la fatturazione elettronica resta una realtà concreta per tutti i tipi di transazione e un obbligo legale per quasi tutti i soggetti IVA (nel 2023 sono esonerati dall’obbligo solo i forfettari con ricavi inferiori a 25 mila euro, i contribuenti in regime dei minimi, le associazioni sportive dilettantistiche e professionisti sanitari).
Comunque, la fatturazione elettronica non è solo un obbligo da rispettare ma anche un’opportunità che offre notevoli vantaggi in termini di semplificazione delle procedure e dematerializzare documenti.
Leggi anche “Fattura elettronica: non solo obblighi ma anche vantaggi“
Dotarsi di un servizio di fatturazione elettronica completo e funzionale è di fondamentale importanza per tutti i contribuenti italiani perché, se è vero che l’intera procedura può essere svolta tramite il servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, è anche vero che con software di fatturazione elettronica è tutto molto più semplice.
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Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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