Come sono cambiate le abitudini digitali degli italiani durante il lockdown?

Come sono cambiate le abitudini digitali degli italiani durante il lockdown?

La quarantena degli italiani è stata alleviata dall’uso delle App e dalla tecnologia digitale. Dallo smart working alla didattica a distanza il digitale si è rivelato la modalità migliore per affrontare adeguatamente il lockdown sotto molti punti di vista.

Negli ultimi due mesi, la tecnologia digitale è stata protagonista incontrastata della vita quotidiana di ognuno. Il lockdown ha modificato totalmente il modo di lavorare, comunicare, addirittura di nutrirsi degli Italiani. Dallo smart working ai giochi interattivi, dalla didattica a distanza alla spesa online, solo per citare alcuni aspetti del fenomeno, gli utenti hanno dovuto sperimentare e confrontarsi con nuovi sistemi e applicazioni, o per lo meno intensificarne notevolmente l’impiego.

Ogury, società creatrice della prima soluzione di advertising alimentata dalla scelta dell’utente, ha condotto un’interessante indagine sui principali cambiamenti nel mondo mobile durante i due mesi del lockdown e in generale sul ruolo del digitale durante l’emergenza Covid-19, rilevandone l’impatto sull’utenza.

Smart working e App di videoconferenza

Nell’ambito lavorativo, lo smart workingsi è rivelato una carta vincente per consentire il prosieguo di tutta una serie di attività che altrimenti sarebbero state bruscamente interrotte. La connessione con colleghi e clienti è stata resa possibile grazie a specifiche App di videoconferenza che negli ultimi due mesi hanno registrato tassi di crescita vertiginosi.

Il download di applicazioni di videoconferenza è cresciuto fortemente dall’inizio dell’anno e ha raggiunto la saturazione in pochissimo tempo arrivando nei mesi di marzo e aprile ad una stabilizzazione dell’utenza attiva su base mensile su valori medi dell’86%.

App di videoconferenza

Anche per i player già consolidati, si registra una forte crescita della frequenza di utilizzo, di cui si è calcolato mediamente un aumento del 47%.

L’applicazione che risulta comunque maggiormente coinvolta nelle nuove dinamiche del 2020 è sicuramente Hangouts: Dal mese di gennaio ad oggi si è verificato un aumento nel numero di download che si attesta su posizioni 10 volte superiori, mentre gli utenti attivi mensili risultano registrano un incremento di +172%.

Leggi anche “Smart working in quarantena. Consigli per lavorare meglio”

La spesa online

Da fine febbraio tutti i mercati italiani che hanno dovuto adeguarsi a drastici cambiamenti ed incentivare fortemente i servizi online già in parte presenti. È il caso della spesa online le cui app per l’acquisto di cibo e beni di prima necessità registrano un fortissimo incremento della penetrazione.

App di spesa online

In media il mercato analizzato registra un 30% di crescita nel tasso di possesso e un’utenza attiva dell’80%.

Nonostante partisse da una penetrazione più alta rispetto ai competitor, Esselunga registra il tasso più alto di incremento, attestandosi su valori intorno al +45% rispetto al mese di gennaio.

Anche se un po’ altalenante, la linea di tendenza per gli acquisti online da gennaio ad oggi appare positiva in relazione all’utenza unica attiva. L’approccio all’utilizzo dello strumento in questione ha un incremento medio su base giornaliera del 51% rispetto al mese di gennaio, con un tasso di possesso in crescita del 30% e un’utenza attiva dell’80%.

Nonostante queste cifre vertiginose va da sé che buon parte dell’utenza ha continuato comunque a concedersi lo “svago” di uscire per andare a far la spesa, sopportando diligentemente anche lunghe code a distanza di sicurezza: un modo come un altro per compensare le drastiche misure di sicurezza previste dal Governo.

Wine delivery

Fra le richieste di generi alimentari online, quella del vino sembra porsi su una posizione d’acquisto molto alta. Sarà un omaggio a tutta la nostra tradizione italiana, non solo produttiva ma addirittura letteraria, psicologica e conviviale, ma qui tradizione e innovazione sembrano coincidere.

Non la vecchia cantina, non l’enoteca e neppure il più comune supermercato, ma l’acquisto online che consente scelte di qualità e consegne direttamente a domicilio. Cantine chiuse per la vendita, enoteche chiuse in assoluto, supermercati non sempre provvisti di una alta possibilità di scelta: tutto ciò fa aumentare sensibilmente l’impiego delle principali app di wine delivery.

Tanto per dare un’occhiata ai dati, Winelivery realizza in questo periodo un +36% e Tannico un +15%.

Certamente il lockdown non vieta l’uso di alcoolici e non c’è neppure bisogno di lasciare nel gruppo una persona sobria che possa guidare senza incorrere in gravi sanzioni o peggio, anche perché gli assembramenti sono vietati, come pure, per molti, l’uso della macchina!

“Chi non beve in compagnia…” può farlo anche da solo, o col ristretto nucleo familiare!

Health and fitness

Oltre al vino anche il lievito di birra è stato fra i prodotti più richiesti dagli Italiani negli ultimi due mesi come testimoniano anche i post sui social: le numerose foto di pizze e pane fatto in casa, in tutte le forme e soluzioni anche regionali o locali, mostrano il recupero della lontana tradizione contadina, coniugando innovazione tecnologica e continuità col passato.

Rinviato a tempo indeterminato il momento della prova costume, nel periodo del lockdown gli Italiani hanno quindi riscoperto il gusto dei carboidrati e il piacere della cucina casalinga.

Per coloro che desiderano in qualche modo smaltire i chili accumulati, vista la chiusura delle palestre, ecco le app per allenarsi a casa, che hanno registrato dei tassi di crescita molto importanti. In particolare, risultano richiestissimi gli esercizi di yoga, che al training fisico uniscono una forte componente meditativa, utilissima per sopravvivere senza troppi risvolti psicologici negativi alla convivenza forzata con parenti o coinquilini!

Da gennaio ad oggi, Yoga Down Dog registra infatti una percentuale di aumento di download pari al +165%.

Tecnologia digitale al servizio dell’emergenza

La tecnologia digitale nell’emergenza Coronavirus viene salutata come una benedizione da parte di tutti, perché risulta veramente al servizio dell’individuo, consentendogli contatti, occasioni comunicative e operative altrimenti impossibili da realizzare. Perfino chi fino a due mesi fa ne lamentava l’invadenza eccessiva, oggi è costretto a riconoscerle un ruolo altissimo ad ogni livello esistenziale: dai contatti fra pubblico e privato ai contatti interpersonali e al sostegno ai bisogni essenziali, si è rilevata la modalità migliore per affrontare adeguatamente il lockdown e le difficili circostanze determinate dalla quarantena.

Fonte: Ogury Active insights for Publisher

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