Tim Berners-Lee vende Internet come NFT

Tim Berners-Lee vende Internet come NFT

L’inventore del World Wide Web Tim Berners-Lee mette all’asta il codice sorgente originale di Internet come Non-Fungible Token.

Era il 1989 quando l’informatico britannico Tim Berners-Lee inventava ilWorld Wide Web cambiando il mondo per sempre.

Adesso Tim Berners-Lee, universalmente riconosciuto come il papà del web, “vende Internet” mettendo all’asta come NTF il codice sorgente originale che ha fatto funzionare il primo browser web.

Le oltre 9.000 linee di codice andranno all’asta da Sotheby’s a fine giugno.
L’asta partirà da una base di 1.000 dollari, ma visto che i Non-Fungible Token (certificati “di proprietà” su opere digitali) sono soliti raggiungere cifre milionarie, è probabile che il costo salga vertiginosamente.

L’asta ha tutte le carte in regola per essere iconica, a partire dal nome “This Changed Everything”. Si prevede una grande partecipazione di Collezionisti ed appassionati che faranno di tutto per accaparrarsi questo documento unico.

Cosa comprende l’NTF di Tim Berners-Lee?

L’NFT è composto da quattro elementi: 

  • i file originali con data e ora contenenti oltre 9.000 righe di codice ​​sorgente scritto da Berners-Lee;
  • una visualizzazione animata del codice in scrittura, della durata di 30 minuti 25 secondi;
  • una lettera scritta dall’informatico britannico nel giugno del 2021 con riflessioni sul codice e sul processo di creazione;
  • un “poster” digitale del codice completo creato da Lee dai file originali utilizzando Python. 

Le righe di codice a cui fa riferimento l’NFT includono implementazioni dei tre linguaggi e protocolli inventati da Tim Berners-Lee, fondamentali per il World Wide Web: HTML (Hypertext Markup Language), HTTP (Hypertext Transfer Protocol) e URI (Uniform Resource Identifiers), nonché documenti HTML originali che hanno insegnato ai primi utenti del Web come utilizzare l’applicazione.

Le dichiarazioni di Tim Berners-Lee

Tim Berners-Lee ha affermato di non fare previsioni sul futuro del web, ma sente che sarà sicuramente più creativo e potente di quanto ora possiamo immaginare.

Sull’asta Berners-Lee ha dichiarato invece che:

“È stato divertente tornare indietro e dare un’occhiata al codice. È incredibile vedere le cose che quelle relativamente poche righe di codice, con l’aiuto di un incredibile gruppo di collaboratori in tutto il pianeta, sono rimaste alla base di ciò che il web è ora. Non ho mai sentito di potermi rilassare e sedermi, poiché il web era ed è in continua evoluzione. Non è ancora il massimo: c’è sempre del lavoro da fare!”

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