Obbligatoria per gli avvocati la notifica via PEC di atti giudiziali civili e stragiudiziali a imprese, professionisti e Pubbliche Amministrazioni. Ecco quello che c’è da sapere.
La disciplina del processo civile telematico si arricchisce di alcune importanti novità che riguardano anche le notifiche via PEC effettuate dagli avvocati.
Dal 1° marzo 2023, infatti, è scattato per gli avvocati l’obbligo di notifica via PEC di atti giudiziali civili e stragiudiziali a imprese, professionisti e Pubbliche Amministrazioni.
Vediamo i dettagli della novità introdotta dal D.Lgs. n. 149/2022 e cosa succede se la notifica telematica non va a buon fine.
Obbligo di notifica via PEC
Il D.Lgs. n. 149/2022, entrato in vigore il 1° marzo 2023, prevede l’obbligo per gli avvocati di notificare gli atti giudiziali in materia civile e gli atti stragiudiziali con modalità telematica, quindi tramite Posta Elettronica Certificata, nel caso in cui il destinatario:
- Sia un soggetto obbligato a munirsi di un domicilio digitale (PEC) risultante dai pubblici elenchi, come ad esempio i liberi professionisti e le imprese.
- Pur non essendo obbligato, abbia scelto spontaneamente di avere un domicilio digitale.
Cosa succede se la notifica via PEC non funziona
Mettiamo il caso che la notifica della PEC non sia possibile oppure dia esito negativo. Cosa accade in questi casi? Che dice la normativa?
In questo caso le ipotesi che si prospettano possono essere due:
- Se la circostanza è imputabile al destinatario (ad esempio se la casella di posta risulta piena): l’avvocato dovrà eseguire la notifica nell’area web riservata, come stabilito dall’art. 359 dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, dichiarando la sussistenza di uno dei presupposti per l’inserimento. In questo caso la notifica si considera perfezionata entro 10 giorni.
- Se la circostanza non è imputabile al destinatario: l’ufficiale giudiziario procederà con le modalità ordinarie, ma soltanto se l’avvocato dichiarerà che la notifica mediante PEC non sia possibile.
L’ufficiale giudiziario scenderà, dunque, in campo soltanto su richiesta del legale.
Inoltre, non ci saranno più limiti di orario per le notifiche via PEC. Se la ricevuta dell’avvenuta consegna della PEC viene generata tra le 21 e le 7 del mattino successivo, la notifica si considera perfezionata all’orario di generazione della ricevuta, ovvero alle 7 del mattino successivo.
Notifica cartacea se l’avvocato non è obbligato alla notifica via PEC
Per notifica cartacea s’intende la consegna dell’atto cartaceo da parte dell’avvocato al domicilio del destinatario.
Il D.Lgs. n. 149/2022 chiarisce che questa modalità di consegna è possibile soltanto nei cosi in cui non è previsto l’obbligo per l’avvocato di eseguire la notifica via PEC o mediante inserimento nell’area web prevista dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
Notifica telematica. Le soluzioni PEC di Register.it
L’obbligo di utilizzare la notifica telematica rappresenta un notevole passo in avanti verso la semplificazione e l’efficienza delle procedure giudiziarie italiane. Grazie alla Posta Elettronica Certificata le notifiche degli atti giudiziari diventano tracciabili, sicure e a basso costo.
La digitalizzazione dei procedimenti giudiziari rappresenta quindi un’importante sfida per gli avvocati, che devono adeguarsi a questo nuovo modo di lavorare e comunicare. L’obbligo di notifica via PEC riguarda, infatti, tutti i procedimenti instaurati a partire dal 28 febbraio 2023, inclusi quelli dinanzi al giudice di pace.
Gli avvocati che desiderano avvalersi di una soluzione PEC pratica, semplice e sicura possono rivolgersi a Register.it, gestore accreditato presso l’AGID al rilascio della Posta Elettronica Certificata, per scegliere la PEC più adatta alle loro esigenze.
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Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.