L’uso di un dominio .store è vantaggioso per SEO e per la SEM?

L’uso di un dominio .store è vantaggioso per SEO e per la SEM?

A parità di fattori, l’uso di un dominio .store o di un dominio .com  influenza i risultati organici e a pagamento di un sito web? Un recente esperimento ci dà un po’ di chiarimenti a riguardo.

Ci sono differenze in termini di prestazioni organiche e a pagamento nell’utilizzo di un dominio .store rispetto a un dominio .com? Un recente esperimento condotto da Contrast, agenzia di marketing digitale ed e-commerce, ha cercato di rispondere a questa domanda, e i risultati potrebbero davvero sorprenderti.

Scopriamo insieme come la scelta del dominio può influenzare la visibilità online del tuo business.

.store o .com? Un test per scoprire quale dominio porta i maggiori risultati

Quali sono le implicazioni di utilizzare un dominio .store invece di un dominio .com in termini di posizionamento organico e campagne a pagamento?

Per rispondere a questa domanda il registry del .store ha commissionato a Contrast, agenzia di marketing digitale ed e-commerce, un esperimento per confrontare le prestazioni di due siti di e-commerce sostanzialmente uguali con un’unica grande differenza: uno utilizzava l’estensione .com e l’altro utilizzava l’estensione .store.

Entrambi i siti web creati per l’occasione utilizzavano domini appena registrati, per garantire che le prestazioni dei siti non fossero influenzate dalla cronologia precedente del dominio.

Per far sì che i motori di ricerca e gli utenti intrepretassero i siti web come unici, è stato riformulato il contenuto per evitare che ci fossero contenuti duplicati che avrebbero penalizzato l’ottimizzazione.

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Inoltre, sono stato scelti colori primari, immagini e caratteri leggermente diversi in entrambi i siti web. Questo per ridurre la possibilità che un utente confondesse uno dei siti web dell’esperimento con un altro o presupponesse che i siti fossero duplicati e quindi potesse trattarsi di una truffa o di un tentativo di phishing.

Non si può escludere che queste differenze possono aver influenzato i risultati, tuttavia, sono state adottate misure per ridurre al minimo queste variabili confondenti.

Ecco l’aspetto dei siti web realizzati:

brandname.com

brandname.store

Dopo la realizzazione sono state esaminate le prestazioni di ciascun sito dal punto di vista dell’indicizzazione, della ricerca a pagamento e della SEO.

.store o .com. I risultati i termini di indicizzazione

Se si desidera ricevere traffico organico dai motori di ricerca come Google, il sito web deve essere scansionato e indicizzato.

Essendo questa una parte fondamentale dell’esperimento, è stato analizzato come si comportavano entrambi i negozi (brandname.com e brandname.store) quando venivano scansionati e indicizzati da Google.

Ogni sito web conteneva 34 pagine, suddivise in pagine di prodotto, categoria e informazioni.

Trattandosi di due siti web nuovi che non erano mai stati sottoposti a scansione o indicizzazione in occasione del lancio dei due siti web, è stato fatto quanto segue:

  1. Inizialmente è stato deciso di inviare solo la sitemap del sito web a Google Search Console per testare quanta copertura naturale avrebbe guadagnato ciascun sito nei primi 15 giorni.
  2. Successivamente, per tutte le pagine che non erano state indicizzate nel primo passaggio, è stato richiesto che ciascun URL specifico venisse nuovamente indicizzato tramite loro strumento di controllo URL di Google Search Console.

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Risultati dell’indicizzazione di Brandname.com

I risultati mostrano che entro il 6° giorno, 32 pagine (94%) del sito brandname.com erano state indicizzate senza ulteriori richieste di indicizzazione manuale.

Dopo i primi 15 giorni è stato necessario richiedere la scansione e l’indicizzazione di un solo URL che è stato poi indicizzato lo stesso giorno. Questo sito web ha, quindi, ottenuto la copertura completa di tutti i 34 URL in 15 giorni.

Risultati dell’indicizzazione di Brandname.store

I risultati mostrano che entro il 6° giorno, solo 19 pagine (56%) del sito brandname.store erano state sottoposte a scansione e indicizzate senza ulteriori richieste di indicizzazione manuale. Un URL è stato sottoposto a scansione, sebbene non indicizzato.

Allo scadere dei primi 15 giorni è stato necessario richiedere l’indicizzazione di 9 URL (26%). Di queste 9 richieste, 6 sono state indicizzate lo stesso giorno in cui è stata presentata la richiesta. I restanti 3 URL sono stati indicizzati tra 2 e 5 giorni dopo l’invio della richiesta di indicizzazione. Tutti e 9 gli URL dovevano essere richiesti manualmente solo una volta.

Approfondimenti sull’indicizzazione

Il sito brandname.com è stato più veloce del 30% nel sottoporre a scansione e indicizzazione le 34 pagine rispetto al sito brandname.store. Questi dati suggeriscono che Google sembra dare priorità alla scansione e all’indicizzazione di un negozio su dominio .com rispetto a un domino .store.

Anche se brandname.com ha avuto un’indicizzazione più rapida, ha acquisito un minor numero di impression nel corso dei primi 30 giorni: 139 impression, rispetto a 154 di  brandname.store.

Qundi, nonostante l’indicizzazione più rapida del sito .com, il sito .store ha ottenuto più impression nei primi 30 giorni e questa è una delle metriche principali dell’indicizzazione dal punto di vista SEO.

.store vs .com. I risultati i termini di Paid Search

Ai potenziali clienti importa se viene utilizzata un’estensione di dominio diversa dal noto dominio .com?

L’esperimento sui risultati a pagamento è stato condotto dopo 3 mesi dal lancio online dei siti web.

Per ridurre al minimo le variabili, sono state create delle campagne identiche per i due siti web con lo stesso target, le stesso URL di destinazioni, lo stesso budget e le stesse offerte.

Gli annunci legati ella campagne PPC sono stati pubblicati per 5 mesi consecutivi: un tempo sufficientemente lungo per ottenere dati utili a verficare  se statisticamente uno dei due siti web aveva o meno prestazioni migliori dell’altro.

Sono stati poi esaminati i tassi di conversione dei singoli siti web per valutare se ci fosse una preferenza per uno specifico TLD.

Approfondimenti sulla ricerca a pagamento

Innanzitutto, è necessario sottolineare che, sebbene le campagne di ricerca a pagamento fossero identiche, la spesa PPC variava tra i due account, causando l’impossibilità di attualizzare i dati rispetto ai livelli di spesa della campagna e creando incertezza sul fatto che i risultati fossero influenzati.

Brandname.store ha speso meglio il suo budget giornaliero in modo più coerente, risultando in una spesa per la campagna PPC più elevata ma in un CAC medio (costo di acquisizione del cliente) più economico.

L’ipotesi era che ci sarebbe stata una differenza nella fiducia di un consumatore nel voler acquistare da un dominio .com rispetto a un domininio .store. Brandname.store ha ottenuto un tasso di conversione più alto di brandname.com (1,48% contro 1,32%).

Anche  il costo di acquisizione del cliente (CAC)  è stato più economico per brandname.store: £ 39,59 contro £ 44,45 del sito brandname.com.

CAC e tassi di conversione tendono ad essere uno dei KPI più importanti per le attività di e-commerce e, come si vede, brandname.store ha sovraperformato brandname.com su tutti i fronti attraverso questo test a pagamento.

.store vs .com. I risultati della SEO organica

Dal punto di vista SEO, dopo la fase di indicizzazione iniziale, entrambi i siti sono stati lasciati da soli per 3 mesi per vedere come si evolvessero le cose in modo naturale dal punto di vista SEO.

Successivamente sono stati scritti e pubblicati nuovi contenuti sul blog. In totale sono stati pubblicati 34 post sul blog di entrambi i siti con un mix di recensioni, confronti, post “best of” e guide di settore.

Per contribuire a rafforzare l’autorità dei siti web, sono stati creati 15 backlink che rimandavano a 15 articoli. Sia i contenuti del blog che i collegamenti sono stati pubblicati non tutti insieme ma nel corso dei mesi successivi per rendere l’operazione naturale agli occhi di Google.

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Prestazioni SEO di Brandname.com

Brandname.com ha impiegato 10 mesi e 20 giorni (324 giorni) per ottenere i suoi primi 100 clic. Poco dopo, dopo 11 mesi e 25 giorni (359 giorni) ha ricevuto un totale di 20.000 impressioni.

Nel corso dei 12 mesi del test, il sito web brandname.com ha ottenuto un totale di 24.822 impressioni e 333 clic.

Prestazioni SEO di Brandname.store

Brandname.store ha impiegato 8 mesi e 19 giorni (264 giorni) per ottenere i primi 100 clic. Inoltre, il sito ha ottenuto 20.000 impressioni in 9 mesi e 23 giorni (296 giorni).

Dall’inizio del progetto il sito brandname.store ha ottenuto un totale di 49.939 impressioni e 623 clic.

Di seguito sono presentati i dati sulle parole chiave di Google Search Console che mostrano il totale delle keyowrd e il rendimento dei contenuti del blog rispetto ai contenuti non blog.

Anche in questo caso brandname.store ha ottenuto l’indicizzazione di un numero maggiore di parole chiave.

Approfondimenti sulla SEO organica

I dati del progetto di 12 mesi sono abbastanza grandi da condurre test di significatività che mostrano che il sito web brandname.store ha ottenuto migliori risultati organici del sito brandname.com in termini di clic, impression e percentuale di clic più elevati.

  • brandname.store ha ottenuto i primi 100 clic 80 giorni prima di brandname.com
  • brandname.store ha acquisito le prime 20.000 impressioni 63 giorni prima di brandname.com
  • brandname.store aveva la maggiore impronta di parole chiave, più grande del 49,01% rispetto a brandname.com
  • brandname.store ha ottenuto 250 clic organici in un periodo di 30 giorni 4 giorni prima di brandname.com
  • Brandname.store ha ottenuto i primi 100 clic, ha ricevuto 20.000 impressioni e ha ottenuto 250 clic in una finestra di 30 giorni nel modo più veloce.

Ciò suggerisce che Google abbia preferito il dominio brandname.store al dominio brandname.com.

.store vs .com. Riepilogo dell’esperimento

I risultati sono stati abbastanza sorprendenti.

brandname.store ha statisticamente sovraperformato brandname.com nell’indicizzazione iniziale, dal punto di vista SEO e dal quello della ricerca a pagamento.

Nella documentazione delle linee guida di Google si dice “Nel complesso, i nostri sistemi trattano i nuovi gTLD come altri gTLD (come .com e .org).”

Si può tranquillamente affermare che questo è vero. I nuovi gTLD, come il .store, non vengono considerati o ponderati in modo negativo che possa influire sulle prestazioni del proprio sito, in questo caso è stato solo positivo.

In conclusione, se si desidera semplicemente lanciare uno shop online e tenerlo separato dal proprio sito web principale, non c’è motivo di non farlo su un TLD .store.

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