Fattura elettronica e regime forfettario 2022

Fattura elettronica e regime forfettario. Possibile estensione nel 2020

Dal 1° luglio 2022 fattura elettronica obbligatoria anche per le partite IVA in regime forfettario che superano i 25mila euro di fatturato. È una delle novità previste dal nuovo PNRR 2 pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Come è noto, la fattura elettronica per le operazioni fra privati è stata introdotta il 1° gennaio 2019. Dal 2019, infatti, tutti gli operatori economici, residenti o stabiliti in Italia, hanno l’obbligo di emettere la fattura elettronica sia nei rapporti tra soggetti commerciali (B2B), sia nelle transazioni commerciali tra soggetti commerciali e privati (B2C).

Tuttavia, fino ad ora l’obbligo di fatturazione elettronica non ha riguardato i contribuenti nel regime dei “minimi” e in quello dei “forfettari”. Una grossa fetta di imprese e professionisti è quindi rimasta esclusa dall’obbligo pur essendo comunque libera di avvalersi o meno della fatturazione elettronica.

Adesso tutto sta per cambiare: dal 1° luglio 2022 scatta l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite IVA in regime forfettario.

Si tratta di una delle novità introdotte da un nuovo decreto di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato il 13 Aprile e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 aprile.

Vediamo tutti i dettagli di questa la novità.

Estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ed inclusione dei forfettari
Obbligo di fatturazione elettronica per forfettari: le sanzioni
Divieto di fatturazione elettronica 2022: i soggetti coinvolti
Fatturazione elettronica ai forfettari nel 2022. I motivi dell’estensione dell’obbligo.
Obbligo di fatturazione elettronica. Un consiglio ai forfettari.

Estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ed inclusione dei forfettari

Le disposizioni tributarie sulla Fattura elettronica per Forfettari sono contenute all’Articolo 18, commi 2 e 3.

A decorrere dal 1° luglio 2022 saranno tenuti a emettere fattura elettronica:

  • I soggetti che hanno adottato il regime di vantaggio (art. 27 commi 1 e 2 del DL 98/2011) 
  • I soggetti che hanno adottato il regime forfetario (art. 1 commi da 54 a 89 della L. 190/2014) 
  • Le associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore  (art. 1 e 2 della L. 398/91) 

Resterebbero esclusi fino al 2024 solo le P.IVA che percepiscono ricavi e compensi inferiori ai 25mila euro. Per questi contribuenti l’obbligo di emettere fattura elettronica scatterà infatti il 1° gennaio 2024, data in cui tutti i forfettari saranno soggetti all’obbligo di e-fattura, qualsiasi sia la somma dei compensi ricevuti.

Obbligo di fatturazione elettronica per forfettari: le sanzioni

Per chi non rispetta l’obbligo di fatturazione elettronica sono previste le seguenti sanzioni:

  • Da 250 euro a 2.000 euro per un errore che non abbia conseguenze sul calcolo dell’IVA;
  • Dal 90% al 180% dell’imposta con minimo di 500 euro per non aver fatto la fattura elettronica, non averla registrata o averla registrata in ritardo o in modo sbagliato. Questo adempimento non riguarda i forfettari, in quanto per legge non sono tenuti a tenere i registri IVA.
  • Dal 5% al 10% dei corrispettivi, a partire da un minimo di 500 euro se dall’errore non derivano conseguenze sul calcolo dell’Iva o delle imposte relative ai redditi.

Non sono previste sanzioni per violazioni solo formali.

Con l’ampliamento dell’obbligo fatturazione elettronica ai forfettari è prevista una moratoria sanzionatoria per questa categoria di contribuenti per il terzo trimestre del 2022: da luglio a settembre 2022 non scatteranno sanzioni se la fattura elettronica sarà emessa entro (e non oltre) il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

Divieto di fatturazione elettronica 2022: i soggetti coinvolti

Per tutto il 2022 permane invece il divieto di fare fatturazione elettronica per servizi e prestazioni in ambito sanitario, in particolare per due categorie di operatori:

  • soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria ai fini dell’elaborazione delle dichiarazioni dei redditi precompilate;
  • soggetti non tenuti all’invio dei dati al Sistema TS, relativamente alle prestazioni sanitarie nei confronti delle persone fisiche.

Tale divieto si lega all’esigenza di rispettare gli aspetti privacy dei dati che vengono trattati in questo settore.

Fatturazione elettronica ai forfettari nel 2022. I motivi dell’estensione dell’obbligo

L’autorizzazione iniziale con la quale l’Italia ha ottenuto l’ok ad introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica scadeva il 31 dicembre 2021. A marzo 2021 l’Italia ha fatto esplicita richiesta all’Unione Europea di proroga fino al 31 dicembre 2024 chiedendo anche di estendere l’obbligo ai contribuenti in regime forfettario e a quelli in regime dei “minimi”.

Nella richiesta di proroga inviata dall’Italia all’Unione Europea sono evidenziate le ragioni alla base di tale richiesta:

  • La fatturazione elettronica ha prodotto risultati concreti nella lotta contro la frode fiscale grazie a maggiori completezza, tempestività e tracciabilità delle informazioni.
  • La fatturazione elettronica si è dimostrata efficace come deterrente dei comportamenti dei contribuenti dediti all’evasione e alla frode.
  • La trasmissione delle fatture attraverso il Sistema di Interscambio ha fornito all’Agenzia delle Entrate un accesso tempestivo e automatizzato a tutte le informazioni contenute nelle fatture, pertinenti a fini fiscali.

Il via libera dell’Europa è arrivato l’8 dicembre 2021, giorno in cui il Comitato dei rappresentanti permanenti ha dato il suo consenso:

  • All’estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche ai contribuenti in regime di flat tax.
  • Alla possibilità per l’Italia di estendere l’obbligo di fattura elettronica fino al 2024.

Ottenuta la prima autorizzazione, la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024 con l’ampliamento ai contribuenti forfettari, ha ricevuto il voto definitivo del Consiglio Europeo il 13 dicembre 2021.

Leggi anche: “Fattura elettronica obbligatoria per altri 3 anni, fino al 31 dicembre 2024

La decisione del 13 dicembre, quindi, di fatto rende la fattura elettronica obbligatoria per tutte le partite IVA italiane potenziando notevolmente la lotta all’evasione fiscale come finalità sostanziale della riforma fiscale Italaina.

Obbligo di fatturazione elettronica. Un consiglio ai forfettari.

Come abbiamo detto, dal 1° luglio 2022 scatta l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite IVA in regime forfettario. I forfettari che ancora non hanno adattato la fatturazione elettronica hanno adesso due mesi di tempo per adeguarsi.

Il consiglio che ci sentiamo di dare a questa categoria di utenti è quello di non farsi cogliere impreparati e di cominciare subito a prendere confidenza con i programmi di fatturazione elettronica come quello di Register.it che è semplice da usare, completo e gratis per 6 mesi!

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