In ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Semplificazione e Innovazione digitale (DL n. 76/2020) entro il 28 febbraio 2021 tutte le amministrazioni locali e centrali dovranno integrare SPID, CIE e CNS come unici sistemi di autenticazione rilasciati, uniformando l’accesso ai servizi pubblici digitali in tutto il Paese.
Il passaggio sarà comunque accompagnato da una fase transitoria per dare a tutti la possibilità di adeguarsi.
SPID Obbligatorio: cosa cambia dal 28 febbraio
SPID Obbligatorio: la fase transitoria
Come richiedere SPID
La diffusione e l’utilizzo di SPID
Dal 28 febbraio tutte le amministrazioni locali e centrali non rilasceranno più nuove credenziali di accesso ai propri servizi e SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale, diventa imprescindibile, insieme alla Carta d’Identità Elettronica e alla Carta Nazionale dei Servizi, per accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione.
Dal 28 febbraio, quindi, i nuovi utenti che non sono in possesso delle credenziali d’accesso rilasciate dai vari enti potranno accedere ai servizi online utilizzando esclusivamente il Sistema Pubblico d’Identità Digitale SPID, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi.
Per chi invece già utilizza SPID, CIE o CNS per accedere ai servizi pubblici telematici non cambierà assolutamente nulla.
Questa nuova scadenza fa parte di una roadmap che dovrà portare all’unificazione della struttura informatica della PA. Molti Enti pubblici come INAIL e l’Agenzia delle Entrate si sono già adeguate in tal senso.
Le vecchie credenziali di autenticazione ai vari portali della Pubblica Amministrazione non verranno disattivate immediatamente ma proseguiranno fino alla loro naturale scadenza, e comunque non oltre il 30 settembre 2021, per dare a tutti la possibilità di adeguarsi e farsi trovare pronti quanto il passaggio sarà definitivo.
SPID è il Sistema Pubblico di Identità Digitale che permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, con un’unica coppia di credenziali (userid e password).
Leggi anche “SPID. A cosa serve e come richiederlo”
Richiedere e ottenere SPID è molto semplice: basta rivolgersi a Register.it, Identity Provider accreditato dell’Identità Digitale.
Su Register.it l’attivazione di SPID è facile e veloce e, tramite Spid Power, include il riconoscimento via webcam e l’accesso ad un’area riservata con assistenza via WhatsApp e contenuti esclusivi sul Sistema Pubblico di Identità Digitale.
Ricordiamo che possono richiedere le proprie credenziali SPID tutti i cittadini italiani di età superiore ai 18 anni in possesso di un documento di identità valido, tessera sanitaria con codice fiscale, indirizzo email valido e numero di telefono.
Le novità in arrivo e l’obbligo di accesso tramite SPID a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione andranno sicuramente ad incrementare le richieste di SPID.
Il ritmo di crescita di SPID è andato accelerando nel corso dell’ultimo anno, spinto dal suo utilizzo per l’ottenimento di molto incentivi governativi come il Bonus Bici, il Bonus Vacanze o il Bonus bancomat (Cashback di Stato) e anche dalla decisione di alcuni enti come INPS, di utilizzarlo già da tempo come unico strumento di accesso ai servizi.
Nel 2020 le identità digitali sono cresciute del 185% rispetto alla fine 2019 ed è triplicato il volume degli accessi tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale ai servizi della Pubblica Amministrazione.
Nel 2021 le richieste di SPID hanno poi raggiunto l’importante traguardo di 17 milioni d’Identità Digitali rilasciate.
Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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