Al giorno d’oggi per i liberi professionisti non basta più avere la propria targa sul portone o il numero sulle Pagine Gialle,la digitalizzazione della propria attività è di fondamentale importanza per trovare nuovi clienti e consolidare i rapporti con i clienti esistenti.
Non essere presenti sul web e sui social network nel 2020 equivale ad essere invisibili agli occhi di possibili clienti e contatti strategici. Come costruire la propria presenza online e il proprio personal branding?
Il 6° appuntamento di “Piccole Medie Digitali”,il ciclo di web talk organizzati da Registro.it per far conoscere alle PMI Italiane le opportunità del digitale, è dedicata proprio al mondo dei freelance e dei liberi professionisti.
Ti sei perso le altre puntate? Puoi recuperare tutto negli articoli “Turismo e web: prospettive e pratiche per ripartire” , “Food e web: nuove prospettive digitali per la ristorazione” , “Moda e web: nuove sfide digitali” , “Vino e web: nuovi mercati e nuove sfide digitali” e “Soluzioni digitali per i servizi alla persona”
In questo webinar dal titolo “Freelance e Digitale: opportunità per la promozione e nuovi servizi” Gianluca Diegoli intervista:
Di seguito trovate un riassunto dei consigli emersi nel corso delle varie interviste ma per chi volesse rivivere a pieno il web talk ecco qui il video dell’intero webinar.
La comunicazione web non è un argomento limitato al mondo delle grandi aziende o alla sfera privata. Negli ultimi tempi, anche alla luce dell’accelerazione alla digitalizzazione data dalla pandemia da Coronavirus, creare e consolidare la propria presenza online diventa un’attività necessaria e fondamentale per fare personal branding e presentarsi online come un professionista in un dato settore.
Come creare e rafforzare la propria presenza digitale? Da cosa partire?
L’importanza centrale del sito web
La scelta dei contenuti da veicolare online
Social network per fidelizzare i clienti
Il ruolo delle newsletter per la costruzione del personal branding
L’importanza delle collaborazioni fra freelance
Il sito web è la vetrina principale per essere visibili online ed è un elemento imprescindibile per la presenza online di un freelance.
Il primo passo per avviare una strategia di personal branding e quello di registrare un proprio nome a dominio, che potrebbe banalmente essere composto dal nome e dal cognome, e realizzare un proprio sito web per far conoscere la propria specializzazione, il proprio curriculum e ovviamente i propri contatti.
Questo consentirà al libero professionista di presentarsi online in modo professionale, anche grazie alla creazione di indirizzi email personalizzati sul proprio nome a dominio, in modo da evitare di scrivere ai propri clienti da un indirizzo email generico tipo @gmail.com o @libero.it
Leggi anche “L’importanza di usare un’email professionale e personalizzata”
Per realizzare il proprio sito web il consiglio è quello di rivolgersi a dei professionisti del settore e di scegliere soluzioni dinamiche e semplici da usare che consentono di mantenere il proprio sito aggiornato e attivo.
Leggi anche: “Sito web. 5 buoni motivi per affidarsi a dei professionisti”
Un elemento che dona dinamicità al proprio sito web è senza dubbio il blog. Avere un proprio blog è una tecnica consigliatissima per chiunque voglia istituirsi come un leader nel proprio settore, ma deve contenere informazioni utili per i visitatori e deve essere aggiornato con una certa frequenza.
Il sito web è il primo strumento per permettere la promozione di sé stessi e della propria attività ma deve fornire informazioni che siano la risposta ai dubbi o alle necessità di chi ci sta cercando.
Che tipo di contenuti inserire sul proprio sito web?
Per rispondere a questa domanda la strategia migliore è quella di mettersi nei panni dei propri clienti e per cercare di capire cosa vorrebbero trovare sul sito web e quali contenuti permetterebbero loro di fidarsi di un professionista leggendo le sue pagine online.
Ovviamente la parte del curriculum personale deve essere ben curata ma un sito web di un professionista deve contenere anche i propri case study e dei contenuti che diano una risposta alle domande ricorrenti che fanno i clienti.
Una buona strategia potrebbe essere anche quella di chiedere dei feedback o delle recensioni ai clienti e pubblicarle online su proprio sito web per convincere altri clienti.
Il consiglio quindi è quello di partire da quello che abbiamo e dal racconto di quello che sappiamo fare cercando di spiegare tutto in maniera semplice senza dare nulla per scontato.
La presenza online passa anche dai canali social. I social network permettono infatti di abbattere le distanze con la propria clientela e di fidelizzarla comunicando in tempo reale informazioni, servizi ed eventi.
Sui social però occorre essere ricorrenti creando una propria identità, anche grafica, in linea quella usata sul sito web. Inoltre, non basta aprire un profilo per esserci, serve una presenza attiva.
La costanza e la regolarità sono fondamentali per fare in modo che i sociali diventino una cassa di risonanza della propria attività professionale.
Essere sui social comunque non significa essere presente obbligatoriamente su tutti i canali social esistenti. Conviene individuare i canali più proficui per il proprio business e concentrarci su quelli per evitare dispendi di tempo e risorse.
In una strategia di personal branding l’invio di una newsletter informativa agli iscritti acquista un ruolo di fondamentale importanza.
La newsletter è un canale di comunicazione diretto in cui si può raccontare in maniera più distesa e approfondita per coltivare le relazioni forti con i clienti interessati.
Ma come si fa a costruirsi un’audience?
È normale che all’inizio ci si rivolga a poche persone. Per aumentare il numero di iscritti occorre far sapere a quante più persone possibili dell’esistenza della nostra newsletter.
Ecco qualche consiglio:
Ovviamente con una newsletter ci prendiamo un impegno con i nostri lettori… occorre essere ricorrenti individuando una giusta frequenza d’invio per mantenere una certa prevedibilità.
Occorre anche prevedere la possibilità di disiscriversi alla newsletter facendo bene attenzione a rimuovere dai contatti di invio le persone che hanno richiesto la cancellazione.
L’ultimo consiglio è quello di usare strumenti professionali evitando di gestite gli invii su Outlook inserendo i destinatari in cc.
Quella del libero professionista è una condizione particolare perché il freelance, oltre alla sua professione, deve occuparsi anche di molte altre attività che in un’azienda vengono gestite da varie figure professionali (fatturazione, logistica, acquisti ecc).
Fondamentali allora risultano le collaborazioni fra liberi professionisti, sia per affidare ad altri ruoli e mansioni lontane dalla nostra professione, sia per delegare mansioni ripetitive e costanti e dedicarsi ad altro.
Un esempio tratto dal mondo digitale può essere una collaborazione con esperti SEO per ottimizzare il proprio sito web per i motori si ricerca.
Leggi anche “L’importanza della SEO per il tuo sito web”
La SEO è un’attività molto importante per essere trovati “naturalmente” dagli utenti che cercano informazioni online ma è un settore in continua evoluzione. Affidarsi ad un collaboratore che imposti una buona strategia SEO consentirà al libero professionista di migliorare la propria visibilità online risparmiando tempo da dedicare alla propria professione.
Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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