Sito multilingua WordPress: impostare uno o più domini con WPML?

Sito multilingua WordPress: impostare uno o più domini con WPML?

Quando si ha a che fare con un sito multilingua, ci si scontra subito con una importante decisione da prendere: è meglio usare un dominio diverso per ciascuna lingua?

I dubbi sono tanti: è più comodo utilizzare il sistema dei sottodomini o sottocartelle? Qual è la scelta migliore per la SEO? E qual è invece quella più semplice da gestire?

In questo articolo ti aiuterò a trovare la risposta alle tue domande e ti mostrerò come impostare il dominio ideale per le lingue del tuo sito WordPress con WPML.

Come si possono impostare gli URL di un sito multilingua?

Prima di passare alla parte pratica, vediamo in quali modi è possibile utilizzare gli URL per un sito multilingua.

Ci sono diverse opzioni: alcune sono più indicate per la SEO, una invece è da evitare assolutamente!

Cominciamo proprio con quello che NON devi fare.

Variabile della lingua nell’URL

La struttura peggiore per l’URL di un sito multilingua è quella del tipo: miosito.it/?lang=en, ossia con una variabile che indica la lingua su cui siamo approdati.

Questa versione è infatti pessima per la SEO, dato che non fornisce alcuna informazione a Google riguardo al targeting geografico. I motori di ricerca, infatti, non tengono conto delle variabili negli URL.

Se vogliamo, quindi, fare le cose proprio per bene e ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca, anche stranieri, abbiamo diverse altre opzioni.

Dominio diverso per ogni lingua

La prima è l’uso di un dominio diverso per ciascuna lingua.

In questo caso, è possibile scegliere:

  • Un dominio di primo livello di tipo geografico: es. nomebrand.it, nomebrand.co.uk, nomebrand.de ecc.
  • Un dominio di primo livello generico (.com, .info…) e la traduzione del dominio di secondo livello nelle varie lingue: es nomebrand.com, brandname.com, markenname.com…
  • Una combinazione delle due opzioni precedenti, cioè con traduzione del dominio di secondo livello e estensione di tipo geografico: es. nomebrand.it, brandname.co.uk, markenname.de…

La scelta in questo caso può dipendere soprattutto dal tuo nome di dominio di secondo livello. Se esso rappresenta il tuo marchio, probabilmente vorrai mantenerlo invariato anche all’estero e farti conoscere ovunque col tuo nome.

Se invece il dominio rappresenta ciò di cui ti occupi, potresti avere interesse a tradurlo: cucciolidilabrador.it potrà tranquillamente diventare labradorpuppies.co.uk.

Sottocartelle o sottodomini per ciascuna lingua

La seconda opzione che puoi adottare è l’uso di una sottocartella o di un sottodominio che indichi la lingua.

In questo caso, il dominio principale rimarrà sempre uguale, ma potrà essere:

  • Seguito dalla cartella con la sigla o il nome della lingua: es. nomebrand.com/it/, nomebrand.com/en/, nomebrand.com/de/…
  • Preceduto dal sottodominio con la sigla o il nome della lingua: es. it.nomebrand.com, en.nomebrand.com, de.nomebrand.com.

Per adottare questa opzione, è meglio utilizzare un dominio di primo livello generico come .com o .info, dato che il .it potrebbe causare confusione.

Qual è la struttura migliore?

Quindi, meglio usare un dominio diverso, una sottocartella o un sottodominio per un sito multilingua?

Le sottocartelle sono sicuramente molto più semplici da gestire, se le tue competenze tecniche sono limitate. Anche i sottodomini sono ugualmente semplici da gestire, ma c’è la possibilità che questa sia un’opzione meno adatta per la SEO.

La questione, in realtà, è ancora dibattuta: alcuni esperti affermano che i motori di ricerca interpretano i sottodomini come domini separati, altri dicono che invece l’autorevolezza del dominio principale è mantenuta su tutti i sottodomini.

La scelta dei domini separati, invece, che si tratti dell’opzione con sola estensione o con tutto il dominio diverso, ha dei vantaggi nel caso in cui il progetto sia più complesso e tu intenda sviluppare il marketing in modo più mirato in base all’area geografica. È sicuramente più complicato da gestire, dato che ogni lingua avrebbe quasi tutte le esigenze di un sito a sé, soprattutto per la SEO. Inoltre, comporterebbe un costo superiore per l’acquisto di tutti i domini di cui hai bisogno.

In sintesi, credo che l’uso delle sottocartelle sia la scelta migliore per una gestione più semplice e più economica, mentre l’uso dei diversi domini per ogni lingua è più indicato per siti più complessi e se vuoi ottenere un miglior risultato SEO nelle singole aree geografiche.

Come impostare gli URL di un sito multilingua con WordPress

Qualunque sia la tua decisione, il miglior plugin WordPress per la gestione di siti multilingua, WPML, offre tutti gli strumenti per configurare il tuo sito come preferisci.

Una volta installato WPML e dopo aver configurato le impostazioni principali, puoi applicare il formato URL che preferisci.

Dalla tua bacheca di WordPress, entra quindi nella sezione WPML > Lingue e scorri fino a Formato URL delle lingue per impostare in che modo mostrare gli URL delle pagine multilingua.

Uso delle sottocartelle con WPML

La prima opzione serve per utilizzare le sottocartelle (Directory con lingue diverse). Perciò, all’URL verrà aggiunto il codice della lingua, come in nomebrand.com/en.

La voce successiva, Usa la directory per la lingua predefinita, serve per mostrare una pagina di benvenuto da cui selezionare la lingua.

In questo caso, puoi utilizzare una pagina di WordPress oppure un file HTML caricato sul tuo server.

Sinceramente, credo che usare la pagina iniziale sia semplicemente un passaggio di troppo che il visitatore si ritrova a dover compiere. È molto meglio configurare il tuo sito in modo che l’utente venga geolocalizzato e veda le pagine direttamente nella propria lingua.

Uso di domini diversi o sottodomini con WPML

Passiamo ora alla seconda opzione, Un dominio diverso per ogni lingua.

Qui potrai configurare sia i domini personalizzati per ciascuna lingua, sia i sottodomini.

Se intendi usare domini diversi, devi averli già registrati, possibilmente tutti presso lo stesso provider per gestirli con più facilità. Se invece vuoi usare i sottodomini, devi assicurarti che il tuo provider ti permetta di creare tutti quelli che ti servono.

Inoltre, su tutti i tuoi domini e sottodomini dovresti aver installato il certificato SSL.

Seleziona dunque l’opzione Un dominio diverso per ogni lingua e inserisci, per ciascuna lingua, il dominio corretto. Cliccando su Salva, WPML verificherà che tutto sia impostato correttamente. In caso di problemi, riceverai un avviso.

Una soluzione “mista”?

Una curiosità: una volta un cliente mi ha chiesto se fosse possibile usare un sottodominio per una lingua e un dominio diverso per un’altra. Beh, per quanto possa sembrare una situazione poco coerente, in realtà WPML ti permette assolutamente di farlo!

Il cliente di allora aveva acquistato il dominio per la versione italiana e inglese del sito, intendeva creare la versione tedesca ma non voleva ancora acquistare il dominio .de, e così ha deciso di ovviare al problema con questa soluzione “mista”.

Per quanto tecnicamente fattibile, ti sconsiglio comuque di applicarla. Sarebbe una situazione disordinata che può confondere sia i visitatori, sia i motori di ricerca, sia chi dovrà gestire il tuo sito.

Conclusione

La scelta della struttura di URL migliore per il tuo sito multilingua dipende dunque da come vuoi sviluppare la tua attività.

Se il tuo progetto è abbastanza semplice e non hai particolari esigenze, puoi utilizzare la forma con la sottocartella che indica la lingua.

Se invece preferisci elaborare una strategia di marketing e di SEO multilingua più articolata, separare le varie lingue in domini diversi è più indicato.

Hai ancora dubbi su quale tipo di URL usare? Lascia un commento e ti aiuteremo a capire qual è la scelta migliore nel tuo caso.

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