Dopo aver comunicato l’abbandono l’abbandono del tradizionale PIN per consentire l’autenticazione degli utenti tramite SPID, l’INPS compie un ulteriore passo in avanti per incentivare l’utilizzo del Sistema Pubblico d’Identità Digitale: ha reso disponibi in open suorce le sue librerie iOS e Android di accesso via SPID.
Tali codici sorgente sono disponibili sulla pagina GitHub dell’istituto con l’obiettivo di far progredire il know-how per dare un impulso all’utilizzo del Sistema Pubblico di Identità Digitale.
“L’INPS intende così stimolare un meccanismo virtuoso di condivisione e collaborazione in cui le Pubbliche Amministrazioni generano risorse non solo per sé stesse, ma per tutte le altre amministrazioni e i privati, arrivando infine a creare soluzioni più efficienti per il cittadino”
Ha detto il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico.
Con il temine inglese “open source” si indica un software “aperto” in cui i detentori dei diritti rendono pubblico il codice sorgente favorendone la modifica, lo studio, l’utilizzo da parte di altri.
Il rilascio da parte dell’INPS delle librerie di accesso via SPID per iOS e Android in modalità open source, permetterà a tutte le amministrazioni e ad altri soggetti, di sviluppare ulteriori applicazioni senza dover riprogettare “ex novo” componenti essenziali per le applicazioni digitali.
Questo è solo il primo passo: L’INPS ha deciso di puntare sull’open source inserendolo nel proprio piano strategico per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
L’INPS intende quindi proseguire attivamente e in modo trasparente nei propri contributi open source con l’obiettivo di far progredire il know-how digitale e creare un software più sicuro e trasparente.
L’iniziativa, sviluppata dal team di Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale di INPS è stata supportata dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, essendo in linea con le finalità della comunità Developers Italia per lo sviluppo di software libero a supporto dei servizi pubblici digitali italiani.
Tale approccio si inquadra anche perfettamente nella strategia europea di Next Generation EU, il maxi-piano da 750 miliardi di euro per rilanciare l’economia UE travolta dal Covid-19. Recenti studi commissionati dall’Unione Europea mostrano infatti che l’open source, oltre a permettere evidenti risparmi nello sviluppo di Software, può tradursi in una crescita reale dell’economia dell’Unione Europea contribuendo all’aumento PIL.
Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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