Quando si inizia a lavorare alla SEO di un sito WordPress, ci sono due pilastri che tengono in piedi tutto il sistema. Senza di essi, o se venissero configurati in maniera sbagliata, tutto il lavoro di ottimizzazione on-page potrebbe diventare completamente inutile.
Sto parlando dei file sitemap.xml e robots.txt, che io chiamo “i due cugini”, perché svolgono funzioni simili e complementari l’uno all’altro. Entrambi, infatti, svolgono un ruolo cruciale per migliorare la visibilità del tuo sito e, soprattutto, per permettere ai motori di ricerca di indicizzare correttamente tutte le tue pagine.
Comprendere il funzionamento di questi due file è quindi essenziale, perciò vediamo insieme qual è la differenza fra sitemap e robots.txt e come usarli in modo efficace su WordPress.
Una sitemap è un file XML che elenca tutte le pagine del tuo sito web che devono essere indicizzate. Funziona come, appunto, una “mappa” che aiuta i motori di ricerca a navigare all’interno del sito. La sitemap fornisce perciò informazioni importanti ai crawler, e quella principale è di indicare quali sono le pagine che vuoi far comparire nei risultati di ricerca.
Questo file include anche tante altre informazioni necessarie per una corretta indicizzazione, ad esempio l’ultima data di modifica di una pagina, la frequenza di aggiornamento e l’importanza relativa delle diverse pagine. Quando fornisci una sitemap ai motori di ricerca, dunque, li aiuti a capire meglio la struttura del tuo sito e a indicizzare correttamente i tuoi contenuti.
Su WordPress è possibile generare facilmente una sitemap utilizzando plugin che svolgono tutto il lavoro in automatico. Uno dei plugin più popolari, non solo per la creazione di sitemap ma anche per la gestione di tutta la SEO di un sito WordPress, è Rank Math.
Dopo aver installato e attivato il plugin, la sitemap verrà generata automaticamente e la puoi trovare entrando nelle impostazioni di Rank Math, alla voce Rank Math > Impostazione della sitemap dalla tua bacheca WordPress. La sitemap verrà aggiornata ogni volta che apporterai modifiche al tuo sito, ad esempio quando crei nuovi articoli o modifichi l’URL di una pagina.
Ricordati di inviare la sitemap ai motori di ricerca per rendere loro più semplice l’indicizzazione e la ricerca di nuovi contenuti. Se hai un sito multilingua, inviala anche ai motori di ricerca stranieri, come indicato nella guida Come creare una sitemap multilingua in WordPress.
Il file robots.txt è un file di testo che si trova nella directory principale del tuo sito web (detta anche root). Il suo scopo principale è di comunicare agli spider dei motori di ricerca quali pagine o cartelle del tuo sito non devono essere indicizzate. In altre parole, il file robots.txt ti consente di impedire l’accesso a determinate parti del tuo sito ai motori di ricerca. Ad esempio, puoi escludere dall’indicizzazione una cartella che contiene i file pdf che solitamente invii alle persone che si iscrivono alla tua newsletter, e quindi non dovrebbero essere rintracciabili sui motori di ricerca.
Anche il file robots.txt, quindi, contiene informazioni importanti sull’indicizzazione ma, mentre la sitemap indica quali pagine scansionare, il file robots indica quali invece non devono essere prese in considerazione dai crawler.
Anche per la gestione del file robots.txt su WordPress, puoi fare affidamento sul plugin Rank Math (anche se ne esistono molti altri). Rank Math consente di creare un file robots.txt “virtuale”, che può essere modificato e personalizzato dalla sezione Rank Math > Impostazioni generali > Modifica robots.txt.
In questa sezione potrai specificare quali cartelle o pagine desideri escludere dall’indicizzazione, così avrai un controllo più preciso sul comportamento dei motori di ricerca sul tuo sito.
Assicurati che non esista già un file robots.txt nella root del tuo sito, altrimenti le impostazioni del file virtuale generato da Rank Math non funzioneranno.
In questo file troverai già delle istruzioni di default compilate dal plugin. Una di queste è “disallow: wp-admin”, importantissima per bloccare la scansione dell’area di amministrazione del tuo sito WordPress. Inoltre, è indicato l’URL della sitemap.
C’è da considerare, comunque, che (come spesso accade nella SEO) non è possibile avere la certezza matematica che le pagine indicate con l’istruzione “disallow” (impedisce la scansione) vengano realmente ignorate dai motori di ricerca, né che quelle contrassegnate con “allow” (autorizza la scansione) compaiano effettivamente nella SERP. Sappi però che si tratta di un’indicazione molto forte e solitamente viene rispettata.
Ho parlato di sitemap e file robots.txt anche durante il webinar “Un sito WordPress a prova di SEO”. Se te lo sei perso, ti invito a recuperarlo perché troverai tantissime informazioni utili su come ottimizzare il tuo sito!
Puoi recuperare il video qui o nella pagina dedicata al corso
Come vedi, la sitemap e il file robots.txt sono due strumenti fondamentali per migliorare l’indicizzazione e il posizionamento del tuo sito WordPress nei motori di ricerca. Mentre la sitemap aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura del tuo sito e a individuare le pagine importanti, il file robots.txt ti consente di gestire l’accesso dei motori di ricerca a determinate parti del tuo sito.
Sfrutta al meglio questi strumenti con un buon plugin per la SEO, come Rank Math, e riuscirai a migliorare la visibilità online del tuo sito.
Andrea Di Rocco è il fondatore di SOS WP, una società di esperti WordPress e SEO. Dal 2012 a oggi, Andrea ha guidato il team di SOS WP, insegnando a milioni di italiani come creare qualsiasi sito web in WordPress e fornendo assistenza su siti web a 360°. La sua passione per lo sviluppo web unita alla cura del servizio clienti, hanno reso SOS WP l’azienda di sviluppo WordPress più recensita in Italia su Trustpilot con un rating Eccellente di 4,9 su 5.
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