Il 1° luglio 2022 l’esterometro, la comunicazione telematica trimestrale che riepiloga le fatture emesse e ricevute con soggetti non stabiliti nel territorio italiano, è andato ufficialmente in pensione.
Per le operazioni transfrontaliere, ovvero per tutte quelle transazioni che avvengono tra operatori economici stabiliti nel territorio italiano e soggetti che non risiedono all’interno dello Stato italiano, si deve obbligatoriamente utilizzare la fatturazione elettronica.
Facciamo un po’ di chiarezza sull’emissione delle fatture verso clienti non residenti in Italia a seguito della novità appena introdotta.
Il 1° luglio 2022 sono scattati nuovi obblighi in materia di fatturazione elettronica: la fattura elettronica diventata obbligatoria per i contribuenti in regime forfettario ed è stato abolito l’esterometro per le operazioni transfrontaliere.
Per le operazioni con soggetti non stabiliti nel territorio italiano vige quindi adesso all’obbligo di fatturazione elettronica.
Ci sono anche importanti novità: l’obbligo non riguarda più solo le operazioni rilevanti ai fini IVA ma tutti gli acquisti e le cessioni di beni e servizi con l’estero. La precisazione è contenuta nella circolare dell’Agenzia delle Entrate 26/2022, che fornisce chiarimenti interpretativi sui nuovi obblighi in vigore.
Cambiano anche le scadenze: non più trimestralmente ma entro i termini previsti per l’emissione della fattura elettronica (quindi entro 12 giorni dall’operazione oppure entro il 15esimo giorno del mese successivo al ricevimento della fattura per le operazioni passive).
Il nuovo obbligo riguarda tutti i soggetti che emettono fattura elettronica, quindi anche i forfettari con reddito sopra i 25mila euro. Sono previste soltanto le seguenti esenzioni: operazioni documentate da bolletta doganale e operazioni con l’estero fuori campo IVA (per esempio alberghi, ristoranti, acquisto di beni che non transitano sul territorio nazionale ecc) fino a 5mila euro.
Con l’abolizione dell’esterometro per l’invio dei dati relativi ad operazioni verso soggetti esteri occorre utilizzare la Fatturazione Elettronica trasmettendo i tracciati XML tramite il Sistema di interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.
Per i campi obbligatori occorrerà mantenere coerenza tra i dati presenti nel documento (emesso extra SdI) e quelli riportati nel file XML da trasmettere tramite il Sistema di interscambio.
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Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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Buonasera, scusi la domanda. Io già utilizzo il servizio register per la fatturazione in italia. Adesso ho l'esigenza di emettere fatture di vendita ad un mio partner in Canada. Come devo fare?, protrebbe aiutarmi? La mia azienda vende servizi web e web marketing.
Buongiorno Daniele.
Dal 1° luglio 2022 i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate o ricevute verso o da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato Italiano devono obbligatoriamente essere trasmessi al Sistema di Interscambio utilizzando il formato elettronico.
Per la trasmissione delle fatture attive bisogna usare come codice destinatario "XXXXXXX". Questo vale sia per i clienti UE (residenti nell’Unione Europea), sia extra UE.
Nel campo "IdPaese" è necessario inserire la sigla del paese estero del "Cessionario/Committente" della fattura elettronica.
Per quanto riguarda il CAP, nel caso dell’estero, è necessario compilare il campo utilizzando il valore generico 00000.