Scrivere istruzioni efficaci per un tool AI è un metodo utile per ottenere i risultati desiderati dall’intelligenza artificiale. Ecco come migliorare il tuo modo di scrivere.
Nel caso di un’intelligenza artificiale generativa, le probabilità di generare contenuto spazzatura sono davvero moltissime.
Tieni presente che non abbiamo davvero idea di come sia strutturato il modello di intelligenza artificiale, così come non sappiamo bene da quale “biblioteca online” abbia appreso le informazioni che elabora e restituisce.
Sappiamo che la percezione dei fatti da parte dell’AI è così fluida che è praticamente qualificata per immedesimarsi in un ruolo specifico, es. un giornalista! Infatti, il co-fondatore di OpenAI (i creatori di ChatGPT), John Schulman, afferma: “La nostra più grande preoccupazione riguardava la fattualità perché al modello piace fabbricare cose”.
In questo articolo ti spiegherò come creare contenuti di valore per il tuo sito web o blog anche se sei a corto di idee o non sai da dove partire. Se vuoi ottenere risultati eccezionali, ci sono alcune semplicissime regole che dovresti sempre rispettare quando scrivi un prompt.
Se non lo avessi ancora imparato: i prompt sono i comandi o l’insieme dei comandi che fornisci a uno strumento per chiedergli quello che vuoi che faccia.
Il risultato che ottieni dipende dipende dal prompt che inserisci: èesattamente ciò che fa la differenza quando si tratta di usare un tool di Intelligenza Artificiale generativa.
Migliore sarà il prompt, migliore sarà il risultato che si ottiene.
Per evitare di generare contenuto inutile , la soluzione migliore è scrivere suggerimenti che incoraggino il LLM (modello linguistico di grandi dimensioni) all’interno di un tool AI a fornire le migliori risposte possibili.
In effetti, la scrittura di prompt efficaci è diventata una disciplina altamente retribuita, la cosiddetta “ingegneria dei prompt”.
Una delle cose più interessanti a a cui bisogna abituarsi lavorando con un tool di intelligenza artificiale generativa è che non lo programmi, ci parli, come fosse una persona vera.
Dimentica le vecchie abitudini quando sei immerso nel mondo dell’intelligenza artificiale. Parlare con l’IA richiede un cambiamento di mentalità.
Quando dico di “parlargli come fosse una persona”, intendo che devi parlargli come faresti con un collega o un membro del tuo team. Se ti risulta difficile, dagli un nome. Siri è stato già preso, quindi forse pensala come fosse un “Mario” o “Nina”. Questo aiuta perché quando parli con Mario, potresti includere aneddoti e dettagli conversazionali, piccoli aneddoti che danno sostanza e forma alla tua storia, una varietà di possibilità, un contesto.
Quando interloquisci con una persona, è naturale che inizialmente possa non cogliere il punto e richieda chiarimenti. Accade molto spesso che quando parli con qualcuno, quel qualcuno si allontani dal focus della discussione, in quel caso lo riporti sul fulcro del discorso.
È naturale inserire un retroscena e porre domande complesse, ed è anche naturale dover approfondire, ribadendo alcune di quelle domande in base alle risposte ottenute.
Questo processo di chiama suggerimento interattivo. Non aver paura di porre domande in più passaggi. Fai una domanda, ottieni una risposta. Sulla base di questa risposta, fai un’altra domanda.
Non devi mollare e imparerai che l’IA generativa ti può essere di grande aiuto se usata nel modo giusto. E si adatta all’analogia del “parlare con un amico”. Non faresti mai una sola domanda a un amico per poi andare via. Avresti una conversazione. Fai lo stesso con l’intelligenza artificiale.
È questo il modo in cui dovresti interagire con un AI tool.
Scrivere un prompt per l’AI è molto più che rivolgere una semplice domanda. Implica fornire informazioni di base idonee a impostare il contesto e ottenere una risposta pertinente.
Diciamo che vuoi prepararti per un trekking livello esperto in Corsica per il GR20. Potresti chiedere all’AI tool:
Come posso prepararmi per un trekking per esperti?
Otterrai una risposta molto poco dettagliata. Se invece fornisci un contesto specifico, cosa ti serve, come ti serve, vedrai che le risposte che otterrai saranno più focalizzate sulle tue esigenze, come in:
Voglio percorrere un pezzo di GR20 in Corsica e fare un trekking di 10 giorni, come preparo il mio zaino?
Cosa devo portare per 10 giorni di cammino?
Dando all’IA molte più informazioni con cui fornirti una risposta più mirata e utile ti restituirà risultati migliori. Ovviamente questi sono solo esempi, anche se sono una patita di trekking difficili.
Ecco altri due esempi di domande che forniscono il contesto:
Voglio fare un viaggio in Messico tra qualche mese e voglio imparare un po' di spagnolo di base per aiutarmi a comunicare con i residenti locali.
Cerco risorse online adatte ai principianti e che forniscano un approccio strutturato e completo per l'apprendimento della lingua. Puoi consigliarmi alcuni siti online per imparare lo spagnolo livello principiante?
In questo caso, invece di limitarsi a chiedere informazioni sulle risorse per l’apprendimento, il contesto aiuta a focalizzare l’intelligenza artificiale sull’apprendimento di come comunicare sul campo con i residenti locali. Ecco un altro esempio:
Sono un copywriter e sono interessato a esplorare come l'intelligenza artificiale può essere utilizzata per migliorare l'efficienza del lavoro di copywriting.
Voglio una spiegazione chiara e concisa delle tecnologie più usate ed esempi di come è stata utilizzata nel contesto della produzione di contenuti.
Puoi spiegare il concetto di intelligenza artificiale generativa e le sue potenziali applicazioni nella generazione di contenuto con stampo giornalistico per una rivista online?
In questo esempio, invece di chiedere semplicemente informazioni sull’AI e su come funziona, l’attenzione si concentra specificamente sull’AI generativa e su come potrebbe essere utilizzata in uno scenario reale.
Seguendo questa scia, possiamo andare ad approfondire sempre di più, fino a creare contenuti ricchi di dettaglio e davvero ben strutturati.
Più dettagli fornisci, più l’intelligenza artificiale può lavorare su livelli di approfondimento differenti.
Una delle caratteristiche più interessanti di un AI tool è che può scrivere dal punto di vista di una persona o professione specifica. In qualche video ho mostrato come puoi far scrivere all’AI tool come se fosse un interior designer, per esempio, ma puoi anche farlo scrivere come se fosse un esperto di settore, un giornalista o dal punto di vista di chiunque tu voglia considerare.
Ecco un esempio. Chiederò all’AI tool di descrivere il dispositivo domestico intelligente Chromecast e di farlo dal punto di vista di un product manager, di un figlio e di un giornalista. Ecco i tre suggerimenti:
Dal punto di vista di un nerd, descrivi il dispositivo Chromecast.
Dal punto di vista di un figlio che si prende cura di un genitore anziano, descrivi il dispositivo Chromecast.
Dal punto di vista di un giornalista, descrivi il dispositivo Chromecast.
Puoi rilasciare queste tre richieste nel tool IA per vedere la sua risposta completa. Le risposte ti mostreranno come l’IA assume i molteplici ruoli per fornire risposte diverse e quindi pertinenti alla richiesta.
La risposta dell’IA utilizzando l’identità del nerd includeva questa frase:
“Questo piccolo dispositivo di streaming HDMI creato da Google è essenzialmente un ponte tra il tuo televisore e il mondo digitale.”
La risposta dell’IA utilizzando l’identità del figlio includeva questa frase:
“Grazie a Chromecast, posso trasmettere facilmente i contenuti multimediali dalla mia smartphone o dal mio tablet direttamente sullo schermo della TV di mio padre. “
E la risposta dell’IA utilizzando l’identità del giornalista includeva questa frase:
“È una soluzione versatile per lo streaming di contenuti multimediali. Questo dispositivo permette agli utenti di trasmettere facilmente i loro contenuti preferiti dal loro dispositivo mobile o computer al televisore.”
Uno dei modi migliori per migliorare le tue abilità con l’uso dell’AI generativa è giocare con ciò che può fare.
Prova a fornire all’AI tool una serie di suggerimenti interessanti per vedere cosa ne farà. Poi cambiali e guarda cosa succede. Ti consiglio di fare dei test per scoprirlo.
Presta attenzione non solo a ciò che genera l’intelligenza artificiale, ma anche a come genera, cosa fa, quali errori commette e dove sembra incontrare dei limiti. Tutto ciò ti aiuterà ad espandere i tuoi orizzonti di suggerimento, scoprirari che è divertente e può darti tanti stimoli per iniziare a creare contenuti di valore con l’ausilio dello strumento AI.
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Leggi anche “Scrivi i testi del tuo sito con AI Site Assistant“
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Usare uno strumento AI nel modo giusto può stravolgere le tue giornate e il tuo lavoro, provare per credere!
Fin da piccola comprende che le Barbie sono un’ottima merce di scambio per ottenere le tanto bramate macchinine dai suoi compagni di gioco. I computer sono stati nella sua vita sin da quando era in fasce e ha sempre amato tutto ciò che riguarda i pixel. Nata come webmaster, nerd e appassionata di grafica, amante di viaggi e teatro, spera che un giorno gli informatici facciano amicizia col senso dell’estetica e i copy imparino l’italiano.
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