Bonus bici 2020, rimborsi da novembre

Definiti i tempi dei rimborsi per il bonus bici: il portale necessario a richiedere il rimborso del 60% della spesa, fino a 500 euro, sarà operativo dai primi di novembre. Necessari fattura d’acquisto e SPID.

Boom di vendite di bici, negozi e produttori sommersi dalle richieste e magazzini svuotati. Il bonus bici introdotto dal decreto Rilancio è stato un vero è proprio successo. Moltissimi italiani hanno approfittato degli annunciati contributi statali con un boom che spesso è sfociato nella paradossale situazione di non riuscire a soddisfare tutte le richieste.

Ma il rimborso? Finalmente arriva una risposta certa a questa domanda: i rimborsi scatteranno dal 4 novembre!

Il decreto attuativo per il bonus mobilità è stato registrato domenica 30 agosto alla Corte dei Conti e sabato 5 settembre sarà finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dal 5 settembre il Ministero dell’Ambiente ha fino a 60 giorni di tempo per rendere operativo il portale necessario a richiedere il bonus tramite le proprie credenziali SPID. Si arriva così alla data del 4 novembre.

Bonus bici, i motivi del ritardo

Lo slittamento della data di rilascio del portale del Ministero dell’Ambiente che renderà operativo il bonus bici, inizialmente prevista per fine agosto, è dovuta a qualche rallentamento amministrativo e al fatto che, per venire in contro alle numerose richieste ed evitare il temuto “click day”, il fondo è stato quasi raddoppiato passando da 120 a 210 milioni.

«Vogliamo che chi abbia acquistato una bicicletta o un altro mezzo di trasporto individuale, caricando la fattura o scontrino parlante – spiega il ministro dell’Ambiente Sergio Costa a Radio 24 – possa essere rimborsato nelle modalità previste: fino 500 euro e per il 60% del costo… L’affluenza presso gli esercenti commerciali per l’acquisto di biciclette è stata talmente grande che ci sarebbe stato il rischio che qualcuno rimanesse fuori. Ora invece con queste risorse tutti i cittadini saranno soddisfatti»

Per quanto riguarda le risorse per la cosiddetta “Fase 2” del bonus bici, in cui è previsto lo sconto diretto da parte del commerciante, il Ministro Costa spiega che la priorità in termini di rimborso verrà data a chi ha già comprato la bici e carica sul portale la fattura. La Fase 2 verrà quindi gestita con “quello che avanzerà” ma «la nostra intenzione è proseguire» commenta Costa «chiederemo nuove risorse nella prossima legge di bilancio»

Bonus bici, necessari SPID e fattura d’acquisto

A novembre, quando il portale del Ministero dell’Ambiente sarà finalmente operativo, i cittadini che hanno diritto al bonus dovranno accedere al portale utilizzando SPID e caricare online la fattura d’acquisto o, in alternativa, lo scontrino “parlante” che riporta la descrizione del prodotto e il codice fiscale dell’acquirente.

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Leggi anche “SPID. A cosa serve e come richiederlo gratis

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