Il Black Friday continua a rappresentare uno dei periodi di maggiore intensità per lo shopping, ma anche uno dei momenti più sfruttati dal cybercrimine. I periodi di shopping stagionale generano regolarmente picchi nella registrazione di nuovi domini. Sfortunatamente, i criminali informatici approfittano di questa dinamica per creare siti web fraudolenti.
Per aziende e utenti, contrastare gli attacchi, sempre più automatizzati e sofisticati, richiede molta attenzione e anche un approccio proattivo e supportato da intelligence.
Il boom statistico dei domini malevoli
Tattiche strutturate e il ruolo dell’AI generativa
L’impersonificazione dei brand noti: un driver costante di frode
Case Study: truffa HOKA Black Friday e phishing AliExpress
Come difendersi dalle truffe online: dall’attenzione individuale all’intelligence
Una recente analisi di Check Point evidenzia un forte aumento di domini fraudolenti e truffe online che minacciano utenti e aziende durante il periodo del Black Friday.
Già nel mese di ottobre, sono stati registrati 158 nuovi domini collegati al Black Friday, segnando un incremento del 93% rispetto alla media mensile del 2025. Questo trend ha continuato a crescere: nei primi dieci giorni di novembre, sono comparsi oltre 330 domini correlati.
Questa dinamica storica è significativa, considerando che nel 2024, le registrazioni di domini relativi al Black Friday sono aumentate del 188% tra ottobre e novembre.
Ancora più allarmante è la percentuale di rischio: tra tutti i nuovi domini osservati tra ottobre e inizio novembre, uno su 11 è stato classificato come malevolo o pericoloso.
L’ecosistema del cybercrimine che opera in questi periodi appare coordinato e scalabile. I ricercatori hanno identificato sottogruppi di domini malevoli che seguono uno schema di denominazione strutturato e ricorrente.
Questo schema tipico combina insieme:
Esempi di questi pattern automatizzati includono 2025germanyblackfriday.com o italyblackfriday2025.com.
L’uso frequente di tld come .shop, .mall, .store e ,factory suggerisce l’adozione di template automatizzati o strumenti di registrazione massiva.
I siti fraudolenti condividono spesso template visivi molto simili, loghi generici (come “ClickShop” o “ShopPay”), immagini di repertorio prese da repository pubblici e riferimenti interni a brand noti come H&M, Mango, Columbia e OVS.
Sebbene non esistano prove dirette che l’Intelligenza Artificiale Generativa sia stata utilizzata in questi specifici casi, la rapidità con cui questi siti vengono prodotti riflette tecniche sempre più accessibili e automatizzate.
Oltre alle campagne stagionali legate specificamente al Black Friday, l’uso fraudolento di marketplace o di noti brand di e-commerce o di rimane un motore primario del cybercrimine.
Nell’ottobre 2025, sono stati identificati 1.519 nuovi domini che richiamano marketplace legittimi come Amazon, AliExpress o Alibaba. Questo dato rappresenta un aumento del 24% rispetto a settembre 2025. Tra questi, uno su 25 è classificato come minaccia attiva.
Due case study recenti illustrano la gravità della minaccia di phishing legata all’impersonificazione:
Truffa HOKA Black Friday
Il dominio hokablackfriday.com imitava il brand di calzature sportive HOKA, utilizzando il logo ufficiale, immagini di alta qualità e prezzi fortemente scontati per creare urgenza. L’obiettivo era rubare informazioni personali, credenziali e dati delle carte di pagamento durante il falso processo di checkout.
Phishing AliExpress
Il sito aliexpress62.com replicava fedelmente l’aspetto della piattaforma AliExpress. Questo dominio è stato utilizzato per raccogliere dati personali, credenziali di accesso ad AliExpress e informazioni dettagliate sulle carte di pagamento degli utenti.
Durante il Black Friday la fretta di approfittare degli sconti rende più facile cadere in trappole costruite ad arte con domini appena registrati e siti che imitano alla perfezione brand noti. Per proteggersi, il primo passo è sviluppare qualche buona abitudine.
Ecco qualche pratico consiglio per riconoscere i siti fraudolenti:
Per contrastare gli attacchi e le truffe, gli esperti di Check Point consigliano un approccio proattivo basato sull’intelligence:
Vuoi saperne di più sulle tecniche di phishing più usate dai cybercriminali? Leggi “Phishing. Cos’è e come difendersi“
Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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