Negli ultimi anni il tema dell’accessibilità digitale è passato da “buona pratica” a obbligo normativo, con due cornici di riferimento: la legge italiana e l’European Accessibility Act (EAA), come già detto nell’articolo “Ci siamo quasi: prepara il tuo sito per le norme europee sull’accessibilità (EAA)“
La nostra infografica riassume i punti chiave, ma vediamo più da vicino cosa prevedono le norme italiane ed europee e quali sono le differenze per PA e imprese.
Il punto di partenza è la Legge 4/2004 (nota come “Legge Stanca”), aggiornata dal D.Lgs. 106/2018. Questa legge recepisce la Direttiva UE 2016/2102 e stabilisce obblighi precisi.
Per la Pubblica Amministrazione (PA)
L’accessibilità, per la PA, non è più una scelta: è un requisito da monitorare e aggiornare costantemente.
Una curiosità: secondo AgID, oltre 11.000 siti della PA non sono ancora conformi. Questo dimostra quanto sia importante muoversi con anticipo, sia per gli enti pubblici sia per chi ci lavora insieme.
Per le imprese private
Per le PMI in ambito B2B con la PA, l’accessibilità diventa un passaporto necessario per restare sul mercato.
Il 28 giugno 2025 è la data spartiacque: da allora, l’European Accessibility Act (Direttiva UE 2019/882) diventa pienamente operativo.
Per le imprese (grandi e PMI)
Un dato che fa riflettere: in UE ci sono oltre 87 milioni di persone con disabilità. Un sito non accessibile non è solo “fuori norma”, ma esclude un pubblico potenzialmente enorme.
Per rendere chiaro il confronto, puoi consultare la nostra infografica con le differenze essenziali.
L’accessibilità non è solo un adempimento, ma un investimento strategico:
Un esempio concreto: un sito con barriere di accesso non solo rischia multe, ma perde clienti che non riescono a completare l’acquisto.
Adeguarsi non significa rifare tutto da zero. Con WayWidget puoi:
L’accessibilità è già una realtà per la PA e sta diventando la norma per tutte le imprese. Meglio arrivarci preparati, con strumenti pratici e scalabili.
Ho fatto della mia passione, il mio lavoro e viceversa. Communication Designer in principio, mi converto al mondo del marketing con tutto quello che ne consegue! Trapiantata a Firenze per studio, vivo e lavoro stabilmente in questa meravigliosa città che ormai sento mia. Caparbia, determinata e appassionata i miei pregi che alle volte diventano i miei peggiori difetti!
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