Contrariamente a quanto annunciato inizialmente dal Governo, che aveva previsto una modifica sostanziale del regime forfettario, la legge di Bilancio 2020 sembra apportare variazioni più contenute a tale regime, soprattutto per quanto riguarda l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica.
La Legge di Bilancio 2020, approvata in Senato il 16 dicembre e ora al vaglio della Camera per il voto finale, presenta novità ufficiali sul regime forfettario, ossia il regime agevolato che permette ai contribuenti di applicare un’imposta sostitutiva unica al 15% (flat tax) per ricavi fino a 65.000 euro.
La Manovra di Governo 2020 prevede nuovi paletti per l’applicazione del regime forfettario e introduce un regime premiale per i forfettari che aderiscono volontariamente alla fatturazione elettronica.
Come noto, i contribuenti in regime forfettario non hanno l’obbligo di emettere fattura elettronica.
A differenza di quanto ipotizzato inizialmente, la Legge di Bilancio 2020 lascia liberi i forfettari di scegliere se aderire o meno alla fatturazione elettronica ma introduce un sistema di premialità per chi la adotterà volontariamente.
L’articolo 88 della Legge di Bilancio recita:
“per i contribuenti che hanno un fatturato annuo costituito esclusivamente da fatture elettroniche, il termine di decadenza di cui all’articolo 43, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, è ridotto di un anno.”
Si stabilisce quindi che i contribuenti che si avvalgono del regime forfettario e che hanno un fatturato annuo costituito soltanto da fatture elettroniche usufruiranno della riduzione di un anno del termine di decadenza per gli avvisi di accertamento.
Quindi, per i forfettari che dal 1° gennaio 2020 sceglieranno di fatturare esclusivamente in modalità elettronica, il termine di decadenza per gli accertamenti passerà da 5 a 4 anni.
Pur non sussistendo l’obbligo di fatturazione elettronica, per i contribuenti in regime forfettario potrebbe essere comunque conveniente utilizzare la fattura elettronica anziché quella cartacea.
Al vantaggio minimo introdotto dalla Legge di Bilancio 2020, si affianca infatti quella che ormai è diventata praticamente una necessità.
L’avvio della fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2019 ha inizialmente portato qualche problematica di ordine pratico ma dopo i primi mesi di assestamento “l’incubo” è finito e adesso sarebbe un’ipocrisia non constare i notevoli vantaggi della fattura elettronica per le imprese. Risparmio di tempo, riduzione dei costi, maggior efficienza nei rapporti commerciali sono solo i pro più eclatanti della fatturazione elettronica.
L’adesione facoltativa alla fatturazione elettronica da parte dei forfettari diventa quindi quasi una scelta naturale per godere degli indubbi vantaggi del digitale e risolvere alcuni problemi di natura pratica.
Ad esempio, in questo ultimo anno molte imprese hanno scelto di lavorare esclusivamente con fornitori aderenti alla fatturazione elettronica per evitare di gestire fatture con modalità diverse.
E’ questo il motivo principale per cui i forfettari dovrebbero comunque adottare facoltativamente la fatturazione elettronica, anche in vista del nuovo scontrino elettronico che debutterà il 1° gennaio 2020 e che non prevede esoneri per i forfettari.
Il consiglio che ci sentiamo di dare ai forfettari è quindi quello di passare subito alla fatturazione elettronica per non rischiare di essere tagliati fuori da una fetta importante di mercato. Anche perché, grazie a programmi di fatturazione elettronica come quello di Register.it inviare fatture a norma di legge è estremamente semplice ed economico. La fatturazione elettronica di Register.it è infatti facile da usare e gratis per 6 mesi!
Oltre al sistema di premialità per incentivare l’utilizzo della fatturazione elettronica, la Legge di Bilancio 2020 ha rivisto le regole per l’accesso al regime forfettario, reintroducendo due limiti che erano stati abrogati l’anno scorso.
Nel 2020 rimarranno esclusi dal regime forfettario quei lavoratori autonomi che:
Resta invece invariata la soglia dei 65.000 € di reddito come tetto massimo per l’accesso al regime agevolato.
Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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