Se i nomi di Blaise Pascal, Bill Gates, Steve Jobs, Tim Berners-Lee, Mark Zuckerberg, Adriano Olivetti sono conosciuti anche dai “non addetti ai lavori”, la stessa sorte non è toccata alle loro colleghe donne che hanno contribuito alla storia dell’informatica e del web.
In quello che è un settore considerato prettamente maschile, sono tante le donne esperte di informatica, matematica e tecnologia che si sono distinte per le loro capacità e invenzioni, spesso anticipando anche i tempi.
Ne abbiamo selezionate 10. Sono figure importanti che non vanno dimenticate e che possono essere d’esempio per le generazioni future di giovani donne interessate all’innovazione tecnologica, oltre qualsiasi forma di pregiudizio di genere.
Figlia del poeta George Gordon Byron Ada Lovelace (1815-1852), è una matematica londinese considerata da molti come la prima programmatrice di computer della storia. Fu lei a programmare la prima macchina per il calcolo automatico, inventata dal matematico inglese Charles Babbage e nel 1843 ha sviluppato quello che viene considerato il primo software. Il linguaggio di programmazione ADA, sviluppato negli anni settanta su iniziativa del Dipartimento della Difesa (Dod) degli Stati Uniti, porta il suo nome in suo onore.
Ex studentessa di ingegneria a Vienna, Hedy Lamarr (1914-2000), è inizialmente diventata famosa come star di Hollywood per la sua bellezza. Ma oltre ad essere un’attrice era anche un’importante scienziata.
È ritenuta la madre del wireless, a lei si deve infatti l’invenzione di un sistema di modulazione per la codifica delle informazioni da trasmettere su frequenze radio, sistema che è alla base della tecnologia usata nella telefonia e nelle reti wireless.
Arruolatasi volontaria in Marina nel 1943, Grace Murray Hopper (1906-1992) e qui è stata integrata nel team che lavorava allo sviluppo dei programmi per il computer Mark I, tra i primi calcolatori elettromeccanici della storia dando un contributo è fondamentale nella stesura del programma che consentì alla Marina statunitense di decifrare parte dei codici di criptazione utilizzati dai nemici nelle loro comunicazioni.
La Hopper ha inoltre lavorato alla progettazione del Cobol, un linguaggio di programmazione, indipendente dalla macchina che viene utilizzato ancora oggi in molte applicazioni software commerciali. Ha inoltre teorizzato il termine debugging per indicare la procedura di individuazione e correzione dei malfunzionamenti come se fossero degli insetti (bug) incastrati nella macchina.
Se abbiamo Google dobbiamo ringraziare anche a questa donna. Karen Spärck Jones (1935-2007) è stata un’informatica inglese che ha giocato un ruolo fondamentale nella storia dello sviluppo dei motori di ricerca come li conosciamo oggi.
Ricercatrice e poi docente di informatica all’Università di Cambridge, nel 1972 ha pubblicato “A statistical interpretation of term specificity and its application in retrieval” che introduce il concetto di inverse document frequency. Si tratta in pratica di uno dei principali componenti della classifica degli algoritmi per ricavare automaticamente un testo da un indice di documenti. All’epoca era solo una teoria statistica ma, nel 1994 è stata usata da Mike Burrows per dare origine al motore di ricerca Alta Vista.
Radia Perlman (1951) è l’informatica che ha inventato il protocollo di comunicazione STP (Spanning Tree Protocol) usato per realizzare reti complesse ed indispensabile per costruire l’internet di oggi. Per questo le è stato dato il soprannome “Mother of the Internet”. È una delle maggiori specialiste del mondo nell’ingegneria informatica delle reti. Fondamentale anche il suo contributo nella divulgazione scientifica infantile.
Se oggi abbiamo gli smartphone dobbiamo dire grazie anche a lei. Sophie Wilson, classe 1957, ha realizzato l’Acorn System 1, uno dei primi pc della storia, e il suo linguaggio di programmazione BBC BASIC. È famosa per aver progettato il microprocessore ARM, il modello usato a partire dal 2012 nel 95% degli smartphone in commercio. Attualmente il numero di processori Arm venduti ammonta a 30 miliardi, ovvero oltre quattro processori per ogni persona sulla terra.
Suor Mary Keller (1913-1985) è stata una delle prime donne in America, se non la prima, a conseguire un PhD in informatica. La sua tesi era incentrata sulla costruzione di algoritmi in grado di eseguire una differenziazione analitica sull’espressione algebrica. Nel 1958 partecipò allo sviluppo del linguaggio di programmazione BASIC. Dopo il PhD, accettò l’offerta di insegnare al Clarke College di Dubuque, in Iowa, dove fondò il Computer Science Department, che diresse successivamente per venti anni.
Nata nel 1931, Elizabeth Feinler è stata direttrice del Network Information Systems Center presso lo Stanford Research Institute negli Stati Uniti negli anni ’60 e ’70. Era a capo del progetto ARPANET, la rete che in seguito si è trasformata nell’odierna rete Internet. Ha lavorato alla pubblicazione di risorse e directory per internet, sviluppando le directory originali “pagine bianche” e “pagine gialle”. Il gruppo di lavoro della Feinler ha anche sviluppato lo schema di denominazione dei domini .com, .edu, .gov, .net e molti altri tld che usiamo oggi.
Adele Goldberg, classe 1945, ha lavorato per molti anni per il PARC (Palo Alto Research Center) lo stimolante Centro di ricerca di Palo Alto in cui hanno preso vita ad alcune delle maggiori rivoluzioni nel mondo informatico, come il mouse, la stampante laser o la rete Ethernet. È co-fondatrice di ParcPlace-Digitalk, società che produce applicazioni per sviluppatori di corporate software. È stata presidente dell’Acm (Association for Computing Machinery) ed ha ricevuto numerosi premi per il contributo dato all’informatica. Insieme con Alan Kay ha sviluppato il linguaggio di programmazione Smalltalk. Adele è, inoltre, l’ideatrice di quelle che oggi conosciamo come FAQ (Frequently Asked Question), nonché dei libretti di istruzioni online.
Non poteva mancare all’appello Anita Borg (1949-2003) colei ha ispirato, motivato e stimolato numerose donne ad avvicinarsi alla tecnologia. Quando ancora il concetto di community non esisteva, ha sviluppato Mecca, un sistema di comunicazione via mail per comunità virtuali basato su web. Ha fondato poi, nel 1987, Systers, uno spazio per donne che operavano in ambito informaticoin cui scambiarsi email condividere opinioni professionali e portare avanti discussioni tecniche. Ha fondato l’Institute for Women and Technology che oggi si chiama Anita Borg Institute for Women and Technology proprio in suo onore.
Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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