Il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza promosso dal Ministero dello sviluppo economico, ha tra i suoi obbiettivi quello di portare ad una migrazione Cloud per la PA.
A seguito dell’esaurimento delle risorse del bando aperto il 19 aprile, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha rifinanziato il fondo, permettendo ai Comuni di candidarsi per ricevere un contributo economico e attuare la migrazione di un numero minimo di servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificati.
Ecco quello che c’è da sapere su questa forma di finanziamento previsto dal PNRR destinato alla migrazione Cloud.
Come funziona il finanziamento per la migrazione Cloud per i comuni?
Le modalità di migrazione
Date e termini per aderire al bando e ottenere il finanziamento
Come richiedere il finanziamento
Il supporto di Register.it per la migrazione Cloud
Attraverso il bando “Abilitazione al cloud per le PA Locali” Comuni Luglio 2022, si vuole dare la possibilità ai comuni di migrare verso il Cloud tutti i servizi, il cui livello complessivo di efficienza possa essere ottimizzato attraverso una migrazione verso una piattaforma Cloud Qualificata o presso le infrastrutture della PA idonee.
Il comune potrà scegliere il numero di servizi da migrare in base alla propria dimensione:
I comuni riceveranno un corrispettivo per ciascun servizio migrato e potranno quindi beneficiare di un finanziamento variabile in base al numero di residenti del comune.
Possono partecipare i Comuni che devono ancora avviare il percorso di migrazione o che lo hanno avviato a partire dal 1° febbraio 2020.
Il comune potrà candidarsi fino a esaurimento delle risorse, e comunque non oltre il 30 settembre 2022.
Il comune potrà iniziare il processo di migrazione utilizzando una delle due diverse tipologie di migrazioni delineate nella Strategia Nazional per il Cloud, selezionando tra le modalità:
L’opzione di Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT consente di sfruttare la strategia di migrazione Lift&Shift, cioè la migrazione al Cloud dell’infrastruttura già esistente, senza la necessità di reingegnerizzare le applicazioni. Tale modalità consiste di migrare l’intero servizio, comprensivo di applicazioni e dati su un hosting cloud senza apportare modifiche agli applicativi, ovvero replicando il servizio esistente in un ambiente cloud. L’opzione di Aggiornamento di applicazioni sicure in Cloud, invece, offre la possibilità di migrare le applicazioni utilizzando una tra le strategie repurchase/replace e replatform.
Per repurchase/replace si intende l’acquisto di una soluzione nativa in cloud, in genere erogata in modalità Software as a Service, mentre per replatforming si intende la riorganizzazione dell’architettura applicativa sostituendo intere componenti del servizio in favore di soluzioni Cloud native in modo da usufruire dei benefici dell’infrastruttura Cloud.
Le attività di migrazione verso il Cloud dovranno rispettare i seguenti termini:
● Candidatura al bando entro “Abilitazione al cloud per le PA Locali” Comuni Luglio 2022 entro il 30/09/2022
● Contrattualizzazione del fornitore per la migrazione Cloud entro 6 mesi ed i 9 mesi (in base alla dimensione del comune) dalla data di notifica del decreto di finanziamento;
● Concludere tutte le migrazioni indicate nel piano di migrazione, qualsiasi sia la modalità entro i 15/18 mesi (in base alla dimensione del comune) dalla data di attivazione del contratto con il fornitore.
Attività Obbligatoria per il bando: Il Questionario di Assessment
Il Questionario di Assessment deve essere completato dall’Ente a processo di migrazione iniziato con il supporto del fornitore contrattualizzato. Ecco le sue caratteristiche:
Il Questionario di Assessment per i Servizi migrati assumerà quindi una forma come la seguente:
Le attività si intendono concluse nel momento in cui l’Ente effettuerà la comunicazione, attraverso la piattaforma, del rilascio in esercizio di ciascuno dei servizi inseriti nel Piano di Migrazione, inviando il Questionario di Assessment con lo stato “Completato” per ciascun servizio in oggetto.
La comunicazione deve essere fatta per singolo servizio e per rilascio in esercizio si intende la disponibilità negli ambienti di destinazione (Public Cloud Qualificato o Infrastruttura della PA idonea) di tutti gli applicativi identificati per l’erogazione del singolo servizio.
Per richiedere e ottenere il finanziamento previsto dal bando “Abilitazione al cloud per le PA Locali” Comuni Luglio 2022, il richiedente deve seguire questi step:
Per una panoramica completa del finanziamento in questione si rimanda alla pagina di presentazione del finanziamento sul sito web PA digitale 2026.
Register.it potrà supportare tutti i comuni nella presentazione delle domande in modo da poter agevolare gli enti locali nella fase amministrativa legata alla domanda di contributi.
Attraverso i servizi IAAS cloud di Register.it, accreditati al catalogo cloud marketplace AGID, potremmo seguire i comuni nel trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT attraverso il procedimento Lift&Shift, che permette la migrazione delle applicazioni al cloud, attraverso lo spostamento un’applicazione con i dati associati in una piattaforma cloud, senza riprogettare i servizi software.
Contattaci senza impegno un nostro consulente risponderà a tutte le tue domande.
Sales specialist Pubblica Amministrazione – Appassionato di Digitale, Comunicazione e Podcast lover. Credo nella possibilità per le PA di dare sempre più servizi e comunicazioni on line, in modo da aumentare l’efficienza nei confronti del cittadino.
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