Fatture elettroniche trasmesse in ritardo. Come rimediare?

Trasmissione tardiva delle fatture elettroniche. I contribuenti riceveranno una specifica comunicazione dall’Agenzia delle Entrate e potranno beneficiare di una riduzione delle sanzioni. Ecco i dettagli della novità.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n Provvedimento n. 61196/2023, ha annunciato l’avvio di una iniziativa che fornirà a specifici titolari di partita IVA alcune informazioni relative alle fatture elettroniche B2B (emesse a imprese private) e B2G (emesse nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni) e ai corrispettivi giornalieri telematici, che risultano trasmessi al Sistema di Interscambio oltre il termine di 12 giorni previsto dalla normativa vigente.

I contribuenti che hanno trasmesso fatture elettroniche e/o corrispettivi giornalieri in ritardo riceveranno dall’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione nella quale sarà contenuto l’invito a verificare le possibili irregolarità e potranno fornire giustificazioni oppure sanare le irregolarità beneficiando di una riduzione delle sanzioni.

Tale comunicazione sarà trasmesse al domicilio digitale (cioè alla casella PEC) dei contribuenti, ma saranno disponibili anche del proprio cassetto fiscale, a cui si accede tramite SPID, e dell’interfaccia web “Fatture e corrispettivi” del portale dell’Agenzia.

Per le fatture elettroniche trasmesse in ritardo, saranno forniti i seguenti dati:

  • Numero delle fatture emesse in ritardo;
  • Tipo fattura;
  • Tipo Documento;
  • Numero Fattura/Documento;
  • Data Fattura/Documento;
  • Data di trasmissione;
  • Identificativo SDI file.

Invece per quanto riguarda i corrispettivi giornalieri telematici trasmessi in ritardo, saranno forniti i seguenti dati:

  • Numero degli invii trasmessi in ritardo;
  • ID invio;
  • Matricola dispositivo;
  • Data di rilevazione;
  • Data di trasmissione.

Sarà possibile segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, circostanze o fatti a giustificazione del ritardo nella trasmissione.

Fatture elettroniche trasmesse in ritardo. Come porre rimedio

I contribuenti che hanno trasmesso fatture elettroniche e/o corrispettivi giornalieri in ritardo potranno rimediare alle irregolarità comunicate dall’Agenzia delle Entrate in due modi:

  • Avvalendosi del ravvedimento operoso, con l’applicazione di sanzioni ridotte, anche se fossero già iniziati accessi, ispezioni e verifiche o altre attività amministrative di controllo. Non sarà possibile avvalersi del ravvedimento operoso se l’irregolarità rientra di un atto di liquidazione o, in generale, di accertamento.
  • Avvalendosi delle riduzioni sanzionatorie previste dall’articolo 1 della legge n197 del 29 dicembre 2022, relativamente alle violazioni formali commesse entro il 31 ottobre 2022, se regolarizzeranno le anomalie entro il 31 marzo 2023.

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