Fattura Elettronica. Un bilancio dopo i primi 10 giorni

Dal primo gennaio l’obbligo della fatturazione elettronica è regolarmente entrato in vigore. I primi giorni di fattura elettronica B2B obbligatoria hanno rappresentato una vera e propria trasformazione digitale per milioni di soggetti coinvolti. Non sono mancati i dubbi e le perplessità di chi ha dovuto confrontarsi con il nuovo metodo di gestione delle fatture ma, nonostante qualche piccolo e sporadico problema tecnico, l’avvio è stato molto buono.

L’andamento dei primissimi giorni

Dal 1° a 3 gennaio sono state scambiate circa un milione e mezzo di fatture elettroniche senza particolari rallentamenti rilevati dal partner tecnologico Sogei. Anche i centri multicanale dell’Agenzia delle Entrate non hanno ricevuto segnalazioni di malfunzionamento: per il 97% dei documenti inviati è stata subito resa disponibile la ricevuta per la quale erano previsti fino a 5 giorni di tempo.

I numeri dei giorni successivi

Anche il bilancio a 10 giorni dall’avvio si conferma positivo. I dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate dimostrano che l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati sta andando avanti in modo soddisfacente.

Ad oggi il sistema ha gestito 8,1 milioni di fatture con un tasso di scarto che si è ridotto al 7,3% dal 30% registrato nella prima fase di fatturazione elettronica.

Le stime della fatturazione elettronica: lotta all’evasione e non solo

L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica è strettamente legato alla lotta all’evasione fiscale.

L’Italia infatti è in vetta alla classifica europea dell’IVA evasa. Secondo i dati di settembre 2018 della Commissione europea, l’evasione nel nostro paese ammonta a 35,9 miliardi di euro.

Il “Vat gap”, cioè la differenza tra l’IVA che dovrebbe essere riscossa e quella effettivamente incassata, nel nostro Paese è del 25,9% dietro solo alla Romania con il 35,88% e alla Grecia con il 29,2%.

Secondo le stime del Dipartimento delle finanze del Mef, la fatturazione elettronica permetterà un recupero di gettito Iva pari a circa 1,97 miliardi di euro. Il nuovo sistema infatticonsente di effettuare controlli tra Iva dichiarata e Iva versata, bloccando subito le operazioni sospette.

L’obbligo di fatturazione elettronica però non porta benefici solo alla casse dello stato. Come abbiamo visto molti sono i vantaggi che la fattura elettronica porterà a PMI e professionisti, sia in termini econimici che di risparmio di tempo.

Ad esempio si stima che per organizzazioni che gestiscono un volume superiore alle 3.000 fatture all’anno il passaggio alla fatturazione elettronica consentirà di risparmiare tra i 7,5€ e gli 11,5€ euro a fattura. Tale risparmio è legato alla riduzione della manodopera per attività di stampa e imbustamento e all’eliminazione dei costi di gestione dell’archivio cartaceo.


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