In un’epoca in cui i dati rappresentano un bene prezioso, la sicurezza informatica è una priorità per aziende e utenti. I tentativi di Data Breach sono in costante aumento e con conseguenze pesanti per privati e aziende: secondo alcuni dati forniti da Statista, solo nel terzo trimestre del 2024, a livello globale, sono stati esposti circa 422,61 milioni di dati personali a causa di data breach con costi medi di una violazione dei dati che raggiungono i 4,88 milioni di dollari. (Fonte secureframe.com)
Il caso di InfoCert, avvenuto il 27 dicembre, rappresenta solo uno degli episodi più recenti che sottolinea la necessità di una gestione adeguata e tempestiva e l’importanza di implementare misure di sicurezza efficaci per proteggere le informazioni sensibili. I Data Breach, se non affrontati correttamente, possono comportare gravi conseguenze legali, economiche e reputazionali. La gestione adeguata di questi incidenti non è solo una responsabilità legale, ma anche un modo per garantire la fiducia degli utenti.
Vediamo insieme cosa prevede il GDPR, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, come affrontare un Data Breach e quali misure possono essere adottate per prevenirlo.
Secondo l’articolo 4 del GDPR (Regolamento UE 2016/679), il Data Breach è definito come una violazione della sicurezza che comporta accidentalmente o in modo illecito la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati.
Questo significa che qualsiasi compromissione dell’integrità, della disponibilità o della riservatezza dei dati può essere classificata come un Data Breach, rendendo necessarie azioni tempestive e conformi alle normative.
Tipologie di Data Breach
Si possono distinguere tre macro-categorie il Data Breach:
In caso di Data Breach, il GDPR richiede che l’incidente venga notificato all’autorità di controllo competente entro 72 ore dalla scoperta, salvo i casi in cui sia improbabile che la violazione presenti rischi per i diritti e le libertà degli interessati. L’eventuale ritardo dovrà essere motivato.
Quando la violazione può avere un impatto significativo, l’azienda è obbligata a informare direttamente anche gli utenti coinvolti, garantendo trasparenza e misure di mitigazione.
Il Data Breach di InfoCert, avvenuto il 27 dicembre, è un esempio emblematico di gestione carente di una violazione dei dati personali. In quell’occasione, un database contenente circa 5 milioni di record è stato messo in vendita su forum specializzati, esponendo dati sensibili come indirizzi email e numeri di telefono.
Analizzando il caso, emergono diverse criticità nella gestione dell’evento che possono offrire preziose lezioni su come affrontare situazioni simili in futuro.
Gli errori commessi
Cosa possiamo imparare dal caso InfoCert?
La gestione di un Data Breach richiede rapidità, trasparenza e azioni mirate per proteggere gli interessati. Ecco alcune lezioni chiave:
La prevenzione è il miglior approccio per proteggere i dati personali e ridurre al minimo il rischio di violazioni. Questo richiede una combinazione di misure tecniche, organizzative e una cultura della sicurezza all’interno dell’azienda. Ogni organizzazione, indipendentemente dalla sua dimensione, deve considerare la sicurezza informatica una priorità strategica.
Misure tecniche:
Leggi anche “Le 5 migliori best practice per la tua sicurezza online“
Misure organizzative:
Piano di emergenza:
Un incident response plan ben strutturato è una risorsa imprescindibile per gestire un eventuale Data Breach. Questo piano deve includere:
Inoltre, effettuare simulazioni regolari di incidenti di sicurezza consente di testare l’efficacia del piano e di migliorarlo continuamente, riducendo al minimo i tempi di reazione in caso di emergenza.
Il caso InfoCert è un chiaro esempio di come la mancata gestione di un Data Breach possa avere conseguenze gravi non solo per l’azienda, ma anche per milioni di utenti. Una gestione tempestiva, trasparente e conforme al GDPR è fondamentale per mitigare i rischi e salvaguardare la fiducia degli interessati.
Investire in sicurezza informatica non è solo una necessità legale, ma una scelta strategica per garantire un futuro più sicuro e proteggere il proprio business. Solo attraverso la prevenzione e la preparazione possiamo costruire un ecosistema digitale più resiliente.
Copywriter, Marketing Specialist e Communication lover. Da sempre appassionata ai libri e alla scrittura, mi occupo di creare contenuti per il web ma non posso rinunciare al mio primo amore: la carta e la penna! Fuori dal web viaggio, cerco di tenermi in forma e soprattutto faccio la mamma.
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